La scuola digitale per cittadini più consapevoli: l’evoluzione di “Rousseau”

Federica Tuseo
Federica Tuseohttp://ildigitale.it
Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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Democrazia diretta. Concetto-pilastro su cui, sin dal principio, si è costruito il racconto del movimento pentastellato, una forma di partecipazione dal basso che considera l’azione collettiva del popolo e le potenzialità di Internet. Un’idea che molti non hanno esitato a descrivere come utopica. Si può pensare allora che non sia una scelta casuale quella della piattaforma voluta da Davide Casaleggio: “Piattaforma Rousseau”. L’omonimo filosofo credeva nel progresso e nella natura buona dell’uomo, uomo dalle idee rivoluzionarie di eguaglianza e contratto sociale, illuminista ma con tratti romantici, controverso e visionario. Una prova di questa allusione potrebbero essere le stesse parole pronunciate da Casaleggio jr. nel suo intervento romano dello scorso 2 giugno:

“Se siamo qui, oggi è perché tutte le volte che ci hanno detto “è impossibile”, noi non gli abbiamo creduto. È perché tutte le volte che ci hanno detto “siete destinati a sparire”, noi li abbiamo ignorati. È perché tutte le volte che ci hanno detto “inseguite utopie”, noi abbiamo pensato che non ci fosse altro da inseguire. Ed oggi, qui, ne siamo la prova”.

Anche se apparentemente il tentativo dei 5 Stelle di introdurre per la prima volta norme di democrazia interna per scegliere i leader e orientare la politica del partito potrebbe sembrare un manifesto di filosofia politica, in verità è meno inverosimile di quanto si possa pensare. Molto concreti sono i risultati della Piattaforma e della sua sezione Lex Iscritti, come le proposte di legge, presentate in pochi mesi da cittadini iscritti, due delle quali, riguardanti il vincolo di mandato e la lotta alla prostituzione clandestina, sono già state portate in Parlamento.

La “Piattaforma Rousseau” e la “tua” partecipazione attiva in politica

Quello che è stato definito come il sistema operativo del Movimento, è un sito internet a cui potersi iscrivere . Sullo stesso si invita alla partecipazione:

“Puoi esprimere le tue idee e sostenere le sfide in cui credi, proponendo disegni di legge, votando le leggi proposte dagli altri utenti che ritieni più utili o urgenti, e portando tematiche di interesse collettivo all’attenzione dei nostri Portavoce”.

Nella homepage si punta molto su “tuo” potere di fare la differenza, sulla “tua” partecipazione attiva che, grazie a Internet, può far sentire la “tua” voce più facilmente e velocemente, rispetto al passato. Un metodo comunicativo che sembra funzionare in maniera eccellente dati i risultati della piattaforma e del partito in generale. Leggi anche: Di Maio: “30 minuti di Internet gratis per tutti e No a Link Tax, è una tassa bavaglio” Proprietario e gestore della piattaforma è l’Associazione Rousseau, fondata nel 2016 da Gianroberto e Davide Casaleggio, compito della stessa è quello di sostenere e sviluppare l’omonima piattaforma di democrazia diretta. Fermo restando che la principale attività operativa rimane sempre sul sito, l’Associazione di recente è anche sbarcata sui social in particolare Facebook, Twitter e Instagram.

Tappa romana del Rousseau City Lab.

In più la novità: “Rousseau Open Academy”

Quale modo migliore per presentare un progetto se non mettendoci la faccia? Oltre al contenuto del messaggio, la forma conta moltissimo sul web ed è per questo apprezzabile la scelta di spiegare il cuore del progetto attraverso un video di presentazione, semplice ma efficace. Una evoluzione della piattaforma che introduce una sorta di scuola digitale, che rende disponibili una serie di corsi online sempre sui temi della partecipazione e della conoscenza collettiva, per educare i cittadini al riconoscimento dei propri diritti e volta alla condivisione di conoscenze e saperi fra persone. Spiega Casaleggio:

“L’obiettivo è proprio quello di riuscire a definire in modo aperto, collettivo, collaborativo, questo nuovo concetto di cittadinanza digitale. Coinvolgendo le migliori menti di questo paese per poter mettere a disposizione della collettività i loro saperi e coinvolgendo le persone, che vogliono essere partecipanti attivi della costruzione di questo nuovo concetto”.

Il logo della Rousseau Academy racchiude in toto la volontà della Open Academy di creare un modo per difendere i diritti dei cittadini – lo scudo – , ma soprattutto un mezzo per permettergli di esercitarli – il mouse. Si passa poi dalla rete all’offline, con il City Lab: tour in varie città italiane per promuovere la cittadinanza digitale e conoscere realtà innovative legate al territorio. La prima tappa si è tenuta a Torino lo scorso 9 e 10 giugno, e hanno partecipato Davide Casaleggio con altri soci dell’Associazione Rousseau, Pietro Dettori, Max Bugani e Enrica Sabatini. Al di là dei limiti di sicurezza e trattamento dei dati online, ancora da perfezionare in molti punti, questa prima sperimentazione in Italia di una forma di democrazia diretta che cerca di raccogliere le idee e le competenze dell’intelligenza collettiva, è indubbiamente un evento unico nel panorama politico italiano.   di Federica Tuseo

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Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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