Stai cercando casa? Trova prima il coinquilino ideale: da oggi è possibile grazie a Badi

Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.
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Si chiama Badi , l’app spagnola per Android e iOS arrivata in Italia l’anno scorso. È l’agenzia immobiliare 2.0 per la ricerca dei coinquilini perfetti e adatti alle diverse esigenze. In circa un anno di vita nel Bel Paese è riuscita a ottenere risultati importanti, attestando al 25% le iscrizioni provenienti da Roma, dove l’offerta è concentrata maggiormente nei quartieri Prenestino-Labicano, Tuscolano-Ostiense. La novità rispetto alle altre piattaforme che si occupano di affittare case? Pensata come un sito d’incontri, è un sistema di dating per trovare facilmente e velocemente la persona adatta con cui dividere l’appartamento. Un Tinder degli affitti. Che fa risparmiare tempo, fatica, denaro e scocciature, derivati da una convivenza forzata! Nata nel 2015 in Spagna dall’idea di Carlos Pierre e Alvaro Cordoba, l’app della convivenza basata sulle affinità elettive ha raccolto fino a ora investimenti per un totale di 15 milioni di euro. Tra i Business Angels, Magrove Capital Partners e Spark Capital. Una realtà innovativa, smart e agile, che si inserisce perfettamente nel tessuto sociale caratteristico di questa nostra movimentata, flessibile e fluttuante epoca, in cui tutto deve essere pratico e rapido. Possibilmente in chiave partecipativa e collaborativa. Cosa c’è di meglio allora di una piattaforma dove trovare case e coinquilini diventa un momento di incontro e conoscenza? Leggi anche: Zuckerberg cupido virtuale- Sfida Tinder e annuncia il lancio di una nuova funzione di dating

Casa dolce casa… se siamo fortunati!

Estenuante giornata di lavoro. Freddo o troppo caldo. Magari ha piovuto oppure c’è un’umidità che fa percepire 45 gradi a novembre. Forse il tram è in ritardo e aspetti sotto il sole. Oppure l’autobus non passa e sei in ritardo per rincasare in tempo per la cena e per piazzarti davanti alla tua serie preferita. A lavoro un po’ di stress in più del solito. Più o meno classici problemi che quotidianamente molti di noi devono affrontare. Problemini certo, niente di grave. Ma sono quelle classiche seccature che ti fanno contare instancabilmente le ore, i minuti, i secondi, che ti separano dall’aprire la porta di casa e infilarti sotto le coperte. Sospirando che domani è un altro giorno. Però non sempre può essere così piacevole. C’è chi, infatti, non ha la fortuna di tornare in un ambiente accogliente e rilassante. E non perché magari in casa c’è umidità, ma perché si divide l’appartamento con qualcuno con cui non si ha proprio tanto, o nulla, in comune. Un coinquilino che ascolta musica evil metal a tutto volume, mentre tu ami Mozart in sottofondo. Un convivente che fuma e tu hai appena smesso. E non è facile vedere nuvole di tabacco passarti accanto. Tu ami i gatti, ma lui è allergico al loro pelo. Insomma, non è così semplice pensare di vivere sotto lo stesso tetto con altre persone. Non è proprio sempre come Willy e Grace o come l’affiatata community di Friends! Leggi anche: E se il bar sotto casa diventasse la tua portineria? L’idea di tre amiche milanesi

Trovare il conquilino “perfetto”: ora è possibile!

Dalle piattaforme per incontri, ai passaggi condivisi in auto, alle biciclette in affitto per mezzo di un click. Un mondo, quello della rete, che è riuscito a rendere esplicita l’organizzazione e la trasformazione sociale che ormai, per i millennials e non solo, è diventata la quotidiana forma di esistenza. Un lavoro flessibile, possibilmente nomade. Addio posto fisso! Il multitasking che avanza a ritmi strepitosi. Sei un fuori sede e il fine settimana torni a casa o hai deciso di studiare lontano dalla tua città d’origine. Insomma, per un motivo o per un altro, tante, molte sono le persone che preferiscono spostarsi dalla propria città o staccarsi dal nucleo familiare pur restando nel proprio luogo d’origine. Queste scelte a volte comportano la necessità di affittare un appartamento in condivisione con altri. Che sia scelta dettata da necessità economiche o scelta di vita per fare una nuova esperienza, comunque la si voglia mettere, bisogna stare attenti. Nella scelta della casa, sì. Ma soprattutto nel trovare la persona adatta che non ti faccia desiderare sempre di cenare fuori e di tornare a casa il più tardi possibile. Leggi anche: Smart working: fa felici i dipendenti ma anche le aziende

“Fanne parte, diventa un Badi”

Non si tratta di una semplice piattaforma in cui si trovano annunci di affitti. No. Badi ti mette in contatto diretto con ipotetici coinquilini. E se non ti piacciono, se non ti ispirano fiducia, simpatia, o semplicemente non avete abitudini in comune, nessun problema. Il rifiuto viene elaborato dall’intelligenza artificiale per affinare ancora di più la ricerca di quello che fa al caso nostro. Un sistema di raccomandazione intelligente che seleziona automaticamente un elenco di candidati in base ai profili social degli utenti. I contatti te li procura Badi, ma attraverso la chat scegli tu se instaurare o meno un rapporto che possa diventare una convivenza. E se è no, non ti scoraggiare. Perché in circa una settimana, tempo stimato per risolvere il problema, potresti trovare la soluzione giusta! Attraverso ricerche efficienti, connessioni intelligenti e prenotazioni sicure. Leggi anche: Innovation day: Tim Wcap presenta il meglio dell’innovazione digitale

Non una semplice agenzia immobiliare digitale, ma persone connesse

Il sistema si basa sull’intelligenza artificiale e sul machine learning, in modo da velocizzare le sistemazioni e non perdere tempo e denaro. La soluzione è a portata di click. Non devi fare nulla. Scarica l’app sul tuo device e aspetta la notifica di Badi che ti indirizza verso una nuova chat. È stato stimato che il numero di match tra potenziali coinquilini, selezionati attraverso diversi filtri, supera di 28 volte quello di Tinder. Un buon risultato diremmo! L’attenta gestione dei dati è ciò che differenzia Badi dagli altri competitor. La sua carica innovativa è evidenziata dalla mole di investimenti ottenuti. Circa 15 milioni di euro dalla sua nascita a oggi. Badi è smart, è lo dimostrano i profili di chi ha scelto di investire sulla startup spagnola. Fondi di venture capital volti a investire in progetti innovativi, dirompenti e globali. Per il futuro, forse non tanto lontano, il team dell’app punta a trasformare l’idea originale in un servizio all in one, che preveda di concludere ogni tappa all’interno della stessa app. Dal contatto con le persone alla sigla del contratto. Per ora, infatti, è possibile solo versare una sorta di cauzione per fermare la casa, che eventualmente verrebbe restituita in caso di imprevisti. Un modello di sviluppo in chiave di business, dato che fino a ora l’Airbnb degli appartamenti in condivisione ha monetizzato solo tramite advertising e servizi accessori forniti agli utenti. L’app di dating per la ricerca dei coinquilini mira a diventare ancora più grande. Dalla Spagna all’Italia, aspira a sbarcare nel Regno Unito. Una trovata geniale perché tra tanta frenesia e distrazione è sempre più difficile riconoscere le affinità elettive tra le persone. Un piccolo aiuto non guasta. Leggi anche: Italia, arriva il primo laboratorio nazionale di intelligenza artificiale di Valentina Cuppone  

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