Rivoluzione università, Bocconi Bicocca e Statale tagliano le tasse agli studenti

Le Università Bicocca, Bocconi e Statale vogliono agevolare gli studenti: "Ecco tutte le novità a partire dal prossimo anno accademico".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Glu studenti milanesi pagheranno meno tasse. È questa la decisione delle Università Bocconi, Bicocca e Statale. Infatti, sono cambiate le modalità di accesso alle borse di studio per il prossimo anno accademico, con novità anche sulle tasse da pagare, come riporta il “Corriere della Sera”.

La Bocconi ha messo a disposizione ulteriori sostegni per gli studenti, dagli attuali 37 milioni di euro ai 50 del 2025: ogni supporto in termini di denaro sarà calibrato in base alle disponibilità economiche delle famiglie.

Presso la Bicocca, invece, il 43% degli studenti sarà esente dal pagamento delle tasse: il Consiglio di Amministrazione ha aumentato la soglia della no tax area fino a 27.000 euro.

Questo limite, invece, si estenderà fino ai 30.000 euro per la Statale: il 50% degli studenti ― in un numero compreso tra i 20.000 e i 27.000 allievi ― non pagherà la seconda rata universitaria. Eccone i motivi, secondo l’attuale rettore Elio Franzini: “Lo sforzo è quello di rendere la nostra università sempre più accessibile”.

Come si calcolano le tasse universitarie?

Per iscriversi all’università ogni studente dovrà pagare delle tasse, calcolate sulla base della situazione economica familiare. Infatti, prima che avvenga eseguito qualsiasi pagamento sulle piattaforme delle università, è necessario sapere qual è il proprio ISEE, che come riporta il Ministero del Lavoro è “l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata […] è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)”.

L’ISEE dovrà essere richiesto al CAF con largo anticipo, dal momento che potrebbero volerci giorni o più di una settimana. Inoltre, è importante che ogni famiglia lo presenti in tempo in quanto, se non risulterà nei sistemi dell’università, lo studente sarà costretto a pagare l’importo massimo previsto dell’ateneo presso cui si vorrà iscrivere.

Solo dopo aver calcolato l’importo del proprio ISEE, gli studenti sapranno a quanto ammontano le tasse universitarie in base al reddito familiare, e quali le agevolazioni previste. Tra queste ultime, vi è anche la borsa di studio, attraverso cui lo studente può ricevere un contributo economico per pagare una parte o tutto l’importo previsto delle tasse.

Cosa ha dichiarato la ministra Bernini sulle agevolazioni per studenti?

Proprio nei giorni scorsi la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini ha rivelato che il Governo ha stanziato dei fondi per moltissimi studenti, come riporta “ANSA”:

Il diritto allo studio è un percorso e noi stiamo lavorando ogni giorno per far in modo che i capaci e i meritevoli abbiano tutti gli strumenti necessari per seguire i propri sogni e ambizioni.

Il 40% delle studentesse e degli studenti universitari italiani è esonerato dalle tasse universitarie.

Quest’anno abbiamo stanziato una cifra record per le borse di studio, 850milioni.

La scorsa settimana il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha provveduto all’anticipo del pagamento di 433 milioni per il prossimo anno accademico agli organismi regionali.

Investire nel futuro dei nostri ragazzi significa puntare sul futuro dell’Italia.

Leggi anche: Perché l’Università di Torino deve restituire 39 milioni agli studenti?

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