Rossella Nicastro, consigliera di Villafrati e madre di una bimba di 7 mesi, lunedì scorso ha partecipato a una riunione del consiglio comunale in collegamento online ma gli altri partecipanti, due uomini e una donna, si sono alzati in piedi e se ne sono andati, sostenendo che non vi era una motivazione valida per rimanere a casa.
La consigliera 40enne ha così commentato a Repubblica quanto le è accaduto:
Sono amareggiata perché ancora nel 2022 in Sicilia una donna non può permettersi di fare politica se è anche madre.
Rossella Nicastro: il commento delle consigliera
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La consigliera di Villafrati, comune della provincia di Palermo, ha espresso tutto il suo rammarico per l’episodio increscioso che ha dovuto subire da parte dei tre colleghi del gruppo Rinascita Villafratese, Alessandro Ribaudo, Giuseppe Di Dato e Salvina Fucarino, che dimostra come nel 2022 per una donna e madre sia difficile fare politica:
Sono in maternità e avevo chiesto al presidente del consiglio di poter partecipare alla seduta in smart working, perché si votava il bilancio e ci tenevo a esprimere il mio voto.
Tra l’altro una quindicina di giorni fa abbiamo approvato un regolamento secondo cui un consigliere, che non può essere fisicamente presente per seri motivi, può optare per la videoconferenza: è il presidente ad approvare o meno la richiesta.
Nonostante l’emendamento e l’approvazione del presidente Filippo Giannobile nell’opinione comune permane il fatto che una mamma non possa mantenere il suo status di lavoratrice:
Un gesto che fa molto male, è un dovere parlarne anche per tutte quelle mamme che non hanno pari opportunità. Allatto la bambina e ho difficoltà a presenziare per ore ma ero comunque lì, pronta ad ascoltare e votare, che male c’è se la tecnologia oggi lo consente?
Mi sento ferita, sono consigliera da nove anni e mai ho saltato una seduta, diventare madre non può essere un deficit: mi hanno fatta sentire in difetto.
Rossella Nicastro: il sostegno del sindaco
Da parte del sindaco di Villafrati Franco Agnello giunge tutto il suo sostegno:
Hanno mostrato totale indifferenza nei confronti dell’atto più amorevole e naturale qual è l’allattamento della propria figlia, un valore aggiunto all’esercizio del ruolo istituzionale di donna e mamma impegnata nella politica, nel sociale e nella famiglia.
Con il loro gesto hanno fatto sì che proprio questa condizione diventasse per lei una discriminante nell’esercizio della sua funzione.
Un messaggio inammissibile da una parte delle istituzioni il cui ruolo è praticare la reale parità di genere, il rispetto della persona e il principio di democrazia. Prendiamo le distanze auspicando che rimanga un atto isolato e che non si ripeta mai più.
Rossella Nicastro e la replica dei consiglieri
I tre consiglieri di Rinascita Villafratese hanno così replicato, accusando la collega di voler strumentalizzare il loro gesto:
Riteniamo che il tentativo maldestro della consigliera di voler strumentalizzare la nostra scelta rispetto alla sua esigenza personale, addirittura ponendola con una tematica, seria, delicata e importante quale quella delle pari opportunità o mettendo in dubbio il senso di responsabilità del gruppo consiliare di Rinascita sia davvero poco cortese non solo dal punto di vista politico ma anche dal punto di vista istituzionale.
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