venerdì, 17 Gennaio 2025
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Desertificazione e rischio siccità: preoccupa 8 italiani su 10

Oggi è la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità. Qual è la situazione attuale e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

La riduzione di pioggia e neve, rispettivamente del 60% e dell’80%, ha portato fenomeni di desertificazione, in particolare nelle aree rurali del nord Italia.

Otto italiani su dieci sarebbero preoccupati per il rischio siccità secondo una ricerca Ipsos per Finish, realizzata in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che si celebra oggi 17 giugno.

Desertificazione: la ricerca Ipsos

Secondo la ricerca Ipsos per Finish il pericolo della desertificazione preoccuperebbero il 62% degli intervistati, e con uno sguardo proiettato al futuro la percentuale sale ad 83. Anche se il timore è per il sud, nel lungo periodo riguarda il nord Italia, con Piemonte e Lombardia maggiormente sottoposte allo stress idrico.

Gli intervistati temono in particolare per i danni che la siccità potrebbe avere sull’agricoltura e, più in grande a lungo termine, sullo scioglimento dei ghiacciai e per i fenomeni atmosferici intensi.

Luca Spadaro, responsabile progetto Finish ‘Acqua nelle nostre mani’, ha spiegato all’Adnkronos cosa si può fare al riguardo per arginare la situazione:

C’è tanto che si può fare. Il tema della desertificazione è ampio e serve un intervento di tutti dal governo all’industria ma anche noi cittadini possiamo dare il nostro contributo.

Dal bagno alla cucina: le abitudini quotidiane che possono fare la differenza sono tante.

Desertificazione: qual è la situazione attuale e cosa dobbiamo aspettarci

desertificazione

Secondo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia il 28% del territorio è a rischio desertificazione. E ci si crede soprattutto in questi giorni in cui il Po non vedeva una situazione così da 70 anni, dove centinaia di comuni vengono riforniti con acquedotti.

La situazione allarma non poco e con le risorse idriche a disposizione non si sa se utilizzarle per produrre energia, vista la carenza di fonti energetiche come conseguenza del conflitto tra Russia e Ucraina, o se impiegarla per i raccolti, importante in questo periodo di carenza di cereali.

Inoltre se la siccità preoccupa l’Italia, i Paesi del terzo mondo, che già vivevano una situazione drammatica da questo punto di vista, saranno ulteriormente svantaggiati e si prevede per questo nei prossimi anni una migrazione di 700mila persone, secondo le stime Onu.

Leggi anche: Meteo, in Italia torna Scipione: da lunedì temperature roventi e punte di 40°C

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Michela Sacchetti
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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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