Parla la madre dei fratelli Bianchi dopo l’ergastolo. Ieri la Corte di Assise del Tribunale di Frosinone ha condannato all’ergastolo Marco e Gabriele Bianchi, mentre Mario Pincarelli dovrà scontare 21 anni di carcere e Francesco Belleggia 23 anni. Alla lettura della sentenza, i fratelli Bianchi hanno iniziato a gridare a ad imprecare, costringendo gli agenti della penitenziaria a portarli via.
Oggi si è espressa sulla condanna all’ergastolo anche Simonetta Di Tullio, 55 anni e mamma dei fratelli Bianchi, che ha detto: “Questa è una sentenza ingiusta. Non ce l’aspettavamo. Sono stati condannati a furor di popolo”.
Il legale dei fratelli Bianchi: “Per me questa non è giustizia”
Non solo la madre dei fratelli Bianchi, ma anche il legale dei presunti colpevoli, Massimiliano Pica, si è fatto portavoce della loro rabbia in merito alla sentenza che li ha condannati all’ergastolo e ha tuonato: “Questo è stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e faremo appello. Siamo senza parole”.
Poi, Massimiliano Pica ha aggiunto: “È fuori dubbio che siamo di fronte a una sentenza mediatica. Mi spiegate cosa significavano quegli applausi alla fine della sentenza? I parenti e gli amici erano contenti? E di cosa? C’è poco da essere soddisfatti di fronte a una tragedia così grande. Sì, sono deluso, profondamente deluso. Per me questa non è giustizia. Anzi, è un aborto giuridico”.
Il legale dei fratelli Bianchi ha spiegato: “Se c’è stato un colpo mortale, perché infliggere due ergastoli? Gabriele non ha assolutamente toccato il ragazzo e Marco ha dichiarato di averlo preso nella parte frontale sinistra dov’era già presente una lesione. Un colpo non mortale, come ha ribadito il professor Potenza, perito della Procura. E se c’è stata una sequenza di colpi, quale è stato quello mortale? Non si possono infliggere due ergastoli di fronte a una ricostruzione fumosa e, a tratti, contraddittoria”.
La madre dei fratelli Bianchi: “Sono sicura che non sono stati loro”
Simonetta Di Tullio, la madre dei fratelli Bianchi, ha sempre difeso i figli, invitando le persone a non giudicarli per le foto “da spacconi” pubblicate sui social, che li ritraggono con muscoli e capi di marca in bella vista. Aveva detto: “Se i miei figli hanno sbagliato è giusto che paghino, ma sono sicura che non sono stati loro ad uccidere, una madre certe cose le sa”.
Avevano fatto molto discutere le dichiarazioni di Simonetta Di Tullio emerse qualche mese fa da alcune intercettazioni telefoniche registrate subito dopo l’omicidio di Willy e riportate da Repubblica, in cui la donna sembrava convinta dell’innocenza dei figli e sottolineava come, a suo parere, la risonanza mediatica data alla morte del giovane Willy fosse stata eccessiva.
La madre dei fratelli Bianchi nelle intercettazioni: “In prima pagina, manco fosse morta la regina”
Stando alle intercettazioni, per la madre dei fratelli Bianchi l’uccisione di Monteiro è stata una “disgrazia” e la reazione dei media a dir poco “esagerata”, dato che “vi hanno messo in prima pagina, manco fosse morta la Regina” e che i figli sono in carcere “da innocenti”.
La donna sembrava non fidarsi più di nessuno e ribadiva l’innocenza dei figli: “Una volta dimostrato…tutta quella fanga che ci hanno messo in cima e che hanno visto l’innocenza di te e tuo fratello saremmo soltanto noi famiglia a casa mia”.
Poi, sempre al telefono col figlio Gabriele, aveva detto: “A momenti muoio. Non ci sta più nessuno ti hanno abbandonato tutti amore mio! Si tenemo venne (ci dobbiamo vendere) le macchine, tutto perché non c’è rimasto più niente. Quel poraccio di padrito (tuo padre) non tiene coraggio a venì né qua né da ti e né da…sennò gli piglia l’infarto. Quando sarà tutto finito, quante persone mi levo dananzi (davanti)…quante!”.
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