Omicidio Ciatti: Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato a 15 anni lo scorso 5 luglio per l’omicidio del 21enne di Scandicci Niccolò Ciatti, non si è presentato in tribunale a Girona per l’udienza di carcerazione. Qui l’uomo era atteso per comprendere come avrebbe dovuto scontare la pena in attesa della condanna definitiva.
Nello specifico, Bissoultanov è accusato di aver pestato a morte e ucciso Niccolò Ciatti senza alcun motivo la notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Costa Brava, mentre era in vacanza con alcuni amici.
Omicidio Ciatti: Bissoultanov non si presenta in aula, emesso mandato di cattura internazionale
Rassoul Bissoultanov è stato condannato a 15 anni in primo grado per l’omicidio Ciatti e, dal giorno dell’arresto, ha trascorso in carcere già quattro anni. Oggi un giudice del tribunale di Girona avrebbe probabilmente stabilito per il ceceno altri tre anni e mezzo in cella, così da arrivare a un periodo di reclusione di 7 anni e mezzo, ovvero metà della pena stabilita in primo grado, in attesa della sentenza definitiva.
Il ceceno, dunque, non si è presentato in udienza e anche il suo legale, Carles Monguilod, ha detto di non sapere dove si trovi. Il tribunale ha quindi deciso di emettere nei confronti di Bissoultanov un mandato di cattura internazionale, non essendoci stata giustificazione della sua assenza.
Omicidio Ciatti, l’avvocato della famiglia: “Una fuga annunciata, è imbarazzante”
Omicidio Niccolò Ciatti: il padre della vittima, Luigi Ciatti, ha detto a seguito della mancata apparizione di Bissoultanov in tribunale: “Pensiamo che sia scappato, tutto questo è allucinante”.
Mentre il legale della famiglia Ciatti, l’avvocato Agnese Usei, ha affermato: “È imbarazzante, è una fuga annunciata. Rassoul Bissoultanov stamani non si è presentato all’udienza per la carcerazione al tribunale di Girona perché gli era chiaro che sarebbe andato in carcere. Il suo difensore non sapeva dire nulla al giudice, non sapeva dove fosse il suo assistito, non ha esibito né certificati medici né altre giustificazioni. Ora in pratica è un latitante”.
Omicidio Ciatti: la sentenza e la rabbia del padre di Niccolò
Omicidio Ciatti: Rassoul Bissoultanov si trovava attualmente in regime di libertà vigilata, dopo la scarcerazione dell’estate scorsa dovuta alla decorrenza dei termini. Il procuratore Pallado aveva chiesto per il ceceno 24 anni di carcere e 9 anni di libertà vigilata, poi lo scorso giugno è arrivata la sentenza di primo grado del giudice togato (depositata il 5 luglio), che oscillava da un minimo di 15 a un massimo di 25 anni.
Il giudice del tribunale di Girona ha quindi optato per la pena minima, 15 anni, scatenando la reazione dei legali di Niccolò (che faranno ricorso) e del padre della vittima Luigi Ciatti.
Quest’ultimo aveva scritto su Facebook: “Penso che questo presidente del Tribunale di Girona dovrebbe studiare la parola giustizia. Giustificare una sentenza del genere con “per quanto possa sembrare duro ai parenti” credo che veramente dovrebbe cambiare lavoro. Continueremo a lottare per darti quella giustizia che meriti Niccolò, ci troviamo di fronte persone che dovrebbero essere dalla nostra parte ma che invece sono al fianco degli assassini. Siete la vergogna di un mondo civile, quando tornate a casa avete il coraggio di guardare negli occhi i vostri figli?”.
Leggi anche: Torino, il giovane che ha ucciso un passante per una sigaretta: “Mi sono rovinato la vita”
