In questo periodo di grande incertezza fare la spesa è diventato complicato e soprattutto fonte di ansia e paura. Paura di contagiare e di essere contagiati. Se esistesse un modo per non uscire dal proprio condominio, per evitare le code davanti ai supermercati e bypassare i tempi di consegna lunghissimi degli ordini online sarebbe un gran cosa in questi giorni. A trasformare questo desiderio in realtà ci ha pensato la startup FrescoFrigo che ha creato a Milano, nel complesso residenziale Social Village Cascina Merlata, il primo market di condominio. Frigoriferi sempre riforniti con frutta e verdura, ma anche zuppe, pane e l’introvabile farina. L’idea è quella di creare un nuovo concetto di retail di 1mq, accessibile 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana sempre rifornito di prodotti freschi come frutta e verdura: per questo FrescoFrigo ha installato 5 frigoriferi ‘intelligenti’ per soddisfare le esigenze delle oltre 900 persone residenti nei 397 appartamenti del complesso. In questo modo i condomini possono fare la spesa senza dover uscire dal cancello. Gli aspetti positivi sono tanti, non si perdono ore e ore a fare la fila davanti ai supermercati, ma soprattutto si rischia meno il contagio. Enrico Pandian, fondatore di FrescoFrigo, ha commentato:
Dopo aver installato i frigoriferi intelligenti in numerose realtà italiane come grandi uffici e fitness club, e anche negli Stati Uniti e Portogallo, ci siamo fermati a pensare come potevamo aiutare le persone in questo periodo di emergenza da coronavirus e abbiamo messo a punto la nostra esperienza e capacità tecnologica per portare il supermercato da loro. In questo modo possono acquistare generi alimentari senza uscire dal proprio complesso residenziale, senza lunghe code per sentirsi così più sicuri. Abbiamo lavorato molto velocemente per realizzare l’installazione e con la collaborazione di partner retail e Laserwall ci siamo riusciti.
Come funziona FrescoFrigo, il primo market di condominio
L’assortimento presente all’interno dei FrescoFrigo è fornito da retail locali ed è composto da un mix di cibi sani e freschi: si possono trovare piatti pronti e frullati ma anche frutta e verdura, bevande, salumi e formaggi, oltre ovviamente a ingredienti di base come uova e latte. Un altro aspetto importante è che i prezzi dei prodotti di FrescoFrigo sono identici a quelli dei supermercati tradizionali. I condomini possono scegliere i prodotti dalla grande vetrina frontale, proprio come un distributore automatico, sbloccare e aprire il frigo usando la mobile app dedicata scansionando il QR Code, scegliere quello che desiderano comprare e concludere l’acquisto semplicemente chiudendo la porta del frigo. Sarà il sistema intelligente a registrare l’operazione e addebitare al cliente il costo dei prodotti scelti sul sistema di pagamento inserito all’interno dell’app. Gli articoli sono provvisti di tag Rfid, una tecnologia con identificazione a radiofrequenza: questo sistema è in grado di monitorare ogni variazione nell’inventario e, grazie al cloud, potrà segnalare in automatico ai retail partner i cibi da rifornire. Un vero e proprio market di condominio. Leggi anche: Coronavirus, esiste una dieta per contrastarlo
FrescoFrigo installerà altri 60 frigoriferi intelligenti
Fondata appena due anni fa, fino a venerdì scorso FrescoFrigo lavorava principalmente per uffici di grandi dimensioni. Con il crescere dell’emergenza coronavirus però, ha deciso di puntare anche sui grandi complessi residenziali, incentivando così le persone a non uscire casa. Spiega ancora Enrico Pandian:
L’idea ci è venuta quando abbiamo iniziato a vedere che le tempistiche della spesa online si stavano allungando sempre di più. La logica è proprio questa: venire incontro al consumatore offrendogli prodotti di prima necessità a portata di mano.
Seguendo questa intuizione, entro un mese FrescoFrigo installerà in Italia 60 nuovi frigoriferi smart, gran parte dei quali proprio in altri complessi residenziali. Prosegue Pandian:
Poi certo, è naturale che ora, viste le restrizioni, vengano utilizzati di più. Ma pensiamo di mantenerli anche in futuro, quando l’emergenza sarà finita.
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