Non è la prima volta che il privato di una persona finisce per entrare prepotentemente nella sua sfera lavorativa sancendone il licenziamento. Il caso della 25enne Ilaria Rimoldi, a cui il contratto presso il parco divertimenti Gardaland non è stato rinnovato dopo la sua iscrizione ad Onlyfans, è solo l’ennesimo di una lunga serie.
La storia è stata riportata dal Corriere Veneto, che ne ha raccontato i dettagli. La giovane ha lavorato per il parco divertimenti di Castelnuovo del Garda per due stagioni, da luglio 2021 a gennaio 2022 e da marzo 2022 al 27 novembre di quest’anno.
Poi, l’iscrizione al celebre social che permette di scaricare contenuti sexy a chi paga un abbonamento. Qui Ilaria ha cominciato a pubblicare proprie immagini in lingerie (mai di nudo, sottolinea).
Una scelta, questa, determinata dalla necessità di arrotondare il magro stipendio garantito da Gardaland, pari circa a mille euro al mese: “Tra affitto, auto, spesa e bollette, facevo fatica ad arrivare a fine mese“, spiega Ilaria. Cifre molto diverse da quelle garantite da Onlyfans: “Il primo mese ho guadagnato 600 euro, ma poi il numero di persone che mi seguono è aumentato e a novembre sono arrivata a guadagnare 5mila euro“.
La storia di Ilaria Rimoldi, dall’iscirizione a Onlyfans al mancato rinnovo di Gardaland
La popolarità di Ilaria Rimoldi su Onlyfans è cresciuta sempre di più. E quello che prima per Gardaland non sembrava un problema, tanto che lo scorso luglio la giovane definiva i suoi datori di lavoro “molto aperti”, lo è diventato quando i visitatori del parco divertimenti hanno cominciato a riconoscerla. “La voce si è sparsa – racconta Ilaria – è capitato che alcuni visitatori mi riconoscessero. E quest’estate sono stata convocata dalla direttrice del parco divertimenti e dal capo del personale“.
Proprio in quell’occasione, alla giovane è stato fatto presente che Gardaland fosse “una struttura per famiglie” e che le sue foto su Onlyfans “non si addicono all’immagine che il parco vuole dare all’esterno”.
A quel punto, Ilaria ha rivendicato la libertà di fare ciò che volesse nel suo privato, sottolineando ai datori di lavoro che “se volevano, potevano alzarmi lo stipendio permettendomi di guadagnare la stessa cifra che mi garantisce quella mia seconda attività. Ovviamente hanno rifiutato“.
La nota di Gardaland dopo il mancato rinnovo ad Ilaria Rimoldi
Da quel momento il clima nel parco divertimenti si è fatto insostenibile per Ilaria. “Hanno iniziato a usare ogni pretesto che serviva per mettermi in difficoltà, ad esempio mi sono ritrovata con l’orario di lavoro che, all’improvviso, è stato quasi dimezzato“, racconta la 25enne. Poi, alla fine dello scorso novembre, il contratto le è scaduto e non le è stato rinnovato. Gardaland, da parte sua, ci ha tenuto a precisare con un’apposita nota:
Gardaland riconosce e promuove l’importanza delle risorse umane all’interno dell’ambiente lavorativo e incentiva la creazione di rapporti di rispetto e collaborazione con e tra i propri dipendenti.
Nell’ambito delle politiche aziendali si invitano i collaboratori, per le proprie attività digital, a evitare l’utilizzo improprio dei loghi o delle immagini di Gardaland non in linea con la vocazione familiare del Parco divertimenti.
Quando Onlyfans diventa una soluzione migliore di un lavoro canonico
Al di là di ogni riflessione sui torti o le ragioni delle due parti, da un lato Gardaland che come azienda può selezionare seguendo i propri criteri le risorse umane, dall’altro Ilaria Rimoldi che può a ragione disporre del suo corpo come meglio crede, la questione che emerge in tutta la sua urgenza da questa storia è un’altra.
Ed è l’annoso problema degli stipendi bassi, che non consentono ai dipendenti come Ilaria di arrivare a fine mese. E che spesso e volentieri costringono a cercare soluzioni alternative.
Il mondo digital, in questo senso, rappresenta una soluzione allettante. Onlyfans permette ai creator di guadagnare cifre mai viste, in più comodamente da casa e col minimo sforzo.
Non sorprende che molti siano portati a scegliere questa strada piuttosto che lavori canonici, ma sottopagati. Se una piattaforma social permette a chi la utilizza di pagare le bollette, di arrivare agevolmente a fine mese (pure con qualche avanzo) e di vivere più serenamente, utilizzarla sembrerebbe per molti una soluzione sempre più percorribile.
Leggi anche: Fusione nucleare: è la soluzione per la crisi energetica?
