mercoledì, 19 Febbraio 2025
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La nuova stoccata di Padre Georg a Bergoglio: “Non ascoltò Ratzinger sulla propaganda gender”

Lo scontro in Vaticano tra progressisti e conservatori si consumò anche sulla propaganda gender: le nuove rivelazioni di padre Georg.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

Lo scontro in Vaticano tra progressisti e conservatori si consumò anche sulla propaganda gender. Quanto dichiarato da Padre Georg Gänswein, il segretario che ha accompagnato Ratzinger fino al giorno della sua morte, avvenuta lo scorso 31 dicembre, sta facendo molto discutere.

Nello specifico, hanno colpito le esternazioni forti rivolte a Papa Francesco all’indomani della dipartita del Papa emerito. Tra l’altro, la notizia dell’uscita imminente del libro di memorie “Nient’altro che la verità”, scritto da Padre Georg assieme a Saverio Gaeta, promette ulteriori polemiche in questo senso.

Prima il commento sulla decisione di Bergoglio di congedarlo da capo della Prefettura della Casa Pontificia, che lasciò Georg “scioccato e senza parole”. Poi la critica al no di Papa Francesco alla messa in latino, che “spezzò il cuore” di Benedetto XVI ma anche quello del suo segretario, che sottolineò in merito: “Togliere questo tesoro alla gente, perché? Non credo di poter dire di essere a mio agio con questo”.

Insomma: si tratta di tensioni e incomprensioni tra i due Papi che non fanno altro che rendere più evidente lo scontro interno alla Chiesa tra l’ala più conservatrice e quella (se così si può definire) più improntata al progresso. Un contrasto che, secondo ulteriori rivelazioni di Padre Gänswein, si sarebbe consumato pure sul modo di affrontare la “propaganda sulla filosofia gender”.

Ratzinger e quell’invito a Francesco di opporsi alla “propaganda gender”

Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, che a sua volta si è affidato ad alcune rivelazioni attribuite a Padre Georg e inserite nel già molto discusso libro di memorie, sarebbe stato Ratzinger a scrivere a Papa Francesco sul tema della filosofia gender. Come prevedibile, il Papa emerito esortò il successore a una “resistenza forte e pubblica” contro le teorie di genere.

Da un lato, Benedetto XVI era d’accordo con Bergoglio sul “trovare un equilibrio tra rispetto della persona e amore pastorale e dottrina della fede”, dall’altro però ammoniva che “la filosofia gender insegna che è la singola persona che si fa uomo o donna. Non interessa il bene della persona omosessuale ma di una voluta manipolazione dell’essere”. In un passaggio dello scritto, Ratzinger avrebbe aggiunto: “So che molti omosessuali sentono di essere pretesto per una guerra ideologica. Perciò una resistenza forte e pubblica è necessaria”.

Padre Georg: “Francesco non ascoltò Ratzinger sulla propaganda gender”

Facendo fede alle indiscrezioni trapelate, dunque, l’invito di Ratzinger a Bergoglio sembrava piuttosto chiaro: opporsi in maniera decisa alla propaganda gender. Ma quella sollecitazione non avrebbe avuto risposta. Già: Francesco non avrebbe assecondato più quel confronto sulle teorie di genere promosso dal Papa emerito, non commentando quel suggerimento.

Padre Gänswein, riporta sempre il Corriere della Sera, ha infatti annotato in merito alla questione della propaganda gender: “Richieste specifiche di osservazioni non sono più arrivate”.

L’arcivescovo Broglio: “In Vaticano ci sono tensioni tra progressisti e conservatori”

In un’intervista a La Repubblica, l’arcivescovo e presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti Timothy Broglio si è espresso sulla faida tra progressisti e conservatori in Vaticano, che sembra essere esacerbata in questi giorni proprio dopo la morte del Papa emerito. Il porporato, parlando dello scontro tra le due fazioni, ha detto:

Confesso che non ho letto quello che Padre Georg Gänswein ha detto ma penso che se abbiamo critiche da fare al Santo Padre non bisogna farle tramite i mass media ma direttamente a lui personalmente. E considero monsignor Gänswein come un amico. Ci sono tensioni tra, diciamo, progressisti e conservatori. Forse ci sono sempre state ma mi sembrano molto più evidenti adesso.

Vediamo alcuni vescovi tedeschi che vanno avanti con il percorso sinodale, e con questo certamente io non posso essere d’accordo, sarebbe una fonte di tensione. Ma ci sono critiche anche dall’altra parte, che possono essere anche esagerate. Sì, bisogna riconoscere che ci sono tensioni.

Leggi anche: Perché padre Georg sta attaccando Papa Francesco e cosa vuole ottenere

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Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

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