Continua l’ardua difesa di se stesso per l’ex deputato dell’alleanza Sinistra Italiana-Verdi Aboubakar Soumahoro, oggi passato al gruppo Misto. L’ex sindacalista, finito nel polverone dopo l’apertura da parte della Procura di Latina di un’indagine su due cooperative, Karibu e Consorzio Aid, gestite anche dalla suocera e dalla moglie Marie Terese Mukamitsindo e Liliane Murekatete, si è lasciato andare a un lungo sfogo ospite a DiMartedì su La7.
“È un processo a reti unificate con un dolore e una sofferenza che non auguro a nessuno in questa vita. In questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato e non lo scopriamo oggi“, aveva detto Soumahoro in un’intervista per Il Riformista. I reati contestati alla moglie e alla suocera (indagate) sono quelli di truffa aggravata, false fatturazioni, malversazione, stipendi non pagati, strutture fatiscenti.
Soumahoro a DiMartedì: “Non mi dimetto da parlamentare. La mia vita in una betoniera”
Per la sua prima uscita in televisione dopo lo scandalo che l’ha travolto, Soumahoro ha scelto la trasmissione DiMartedì su La7, condotta da Giovanni Floris. In studio, anche il condirettore di Libero Alessandro Sallusti, che di certo non le ha mandate a dire. La prima domanda posta dal presentatore all’ex sindacalista è un semplice “come sta?”.
Questa la risposta di Soumahoro: “Sono in un assoluto stato di serenità spirituale. Non mi dimetto da parlamentare, sono stato eletto con una missione: dare una rappresentanza ai diseredati, ai senza casa, ai precari, a chi viene discriminato per l’orientamento sessuale, ai rider, ai lavapiatti, ai pendolari che incontro sul treno alle sei di mattina e che mi chiedono di andare avanti”.
Poi, l’ex deputato di Av ha raccontato della parabola discendente che ha vissuto la sua esistenza dopo lo scandalo delle coop: “Il 17 novembre scorso lascio mio figlio a scuola, apro il telefonino, e vedo la mia immagine sulla quasi totalità dei quotidiani online. Da quel momento mi sono ritrovato in una betoniera con al posto del calcestruzzo minacce di morte e menzogne. Mi sono ritrovato con i giornalisti dentro casa e con un bambino che mi chiedeva: ‘papà, perché?”.
Lo scontro tra Soumahoro e Sallusti
Quando Soumahoro ha ribadito di non sapere nulla di quanto avveniva nelle cooperative, Alessandro Sallusti è intervenuto sottolinenando l’impossibilità della sua completa ignoranza riguardo i fatti di cui oggi è accusata la moglie, visto pure l’alto tenore di vita ostentato sui social dalla donna.
Ma l’ex sindacalista ha continuato a sottolineare che le foto incriminate risalgono a otto anni fa. Poi, ha detto: “Ho sempre chiesto uguale lavoro e uguale salario. Ho chiesto, sempre, dignità per tutti. Mi occupo sempre di braccianti, l’ho fatto anche stasera, mi hanno contattato perché c’è stato un incendio in un campo in provincia di Foggia. Non sono mai andato via da quei luoghi”.
Soumahoro: “Ecco come ho pagato il mutuo di casa”
Poi, nel ringraziare a più riprese il paese che lo ha accolto, Soumahoro ha detto di aver fatto ogni tipo di lavoro: dal muratore al benzinaio, passando per il carpentiere. Versione, questa, che però induce un interrogativo: come ha fatto a ottenere il mutuo della sua casa con un sostanzioso anticipo di 90mila euro? Soumahoro ha sottolineato come quella casa sia stata comprata per tutelare la salute del figlio, a cui l’aria di mare farebbe particolarmente bene.
Sul mutuo, invece, l’ex sindacalista ha detto: “Percepivo una busta paga di 2 mila euro lordi. Sono stato editorialista dell’Espresso ed ho scritto un libro: ho fatto tutto alla luce del sole. Avevo anche risparmi di famiglia. Per quanto attiene alle attività lavorative fatte in Italia ho pubblicato, in queste ore, un maxi dossier e tutte le mie dichiarazioni dei redditi“.
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