In questi mesi di lockdown le abitudini quotidiane sono drasticamente cambiate. L’isolamento con l’avvio della Fase 2 va via via allentandosi, ma bisognerà ancora stare attenti e rispettare le indicazioni del governo. Piero Angela, divulgatore scientifico e scrittore, ha raccontato, in un’intervista per il Corriere, come affronterà i prossimi giorni e come è trascorsa la sua quarantena tra impegni lavorativi, tempo libero e un nuovo progetto musicale.
Riesco a lavorare da casa, ma rimane tempo libero. Ho riorganizzato, catalogato e archiviato cataste di carte. E ne ho ancora tante da leggere. Qui c’è un pianoforte da suonare. E c’è anche l’ora d’aria sul balcone. Faccio ginnastica. Come tutti sto vivendo questo distanziamento sociale in modo disciplinato. Osservo tutto quello che le autorità dicono di fare e non fare.
Lo smart working di Piero Angela
Impegnare le giornate durante la quarantena non è stato affatto difficile per l’instancabile Piero Angela. Da sempre buona parte del suo lavoro si è svolta da casa, per cui, anche in questo momento, molti progetti proseguono. È in preparazione una collana di libri che dovrebbe uscire dopo l’estate. I lavori per le 10 nuove puntate di Superquark, in uscita su RaiPlay, procedono. E c’è spazio anche per la musica. Dopo un incidente nel mese di novembre, che lo ha costretto a immobilizzare un braccio per tre mesi, le cose vanno per il meglio. Le dita della mano stanno riacquistando forza e c’è grande entusiasmo per il nuovo lavoro. A tal proposito racconta:
Da un’eternità vorrei incidere un disco e adesso siamo entrati in una fase più concreta. Una parte sarà piano solo e una parte con una piccola formazione che avrà un grande solista del jazz: Dino Piana. È vicino ai 90 anni e ha ancora fiato!
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“È stato duro non poter salutare un amico”
Nonostante i numerosi impegni, l’isolamento è stato più duro dopo la perdita di un caro amico. Racconta:
In queste settimane ho perso un amico carissimo da quasi sessant’anni, Piero, con cui ci si vedeva tutti i giorni. è stato un momento doloroso, soprattutto perché non ho potuto salutarlo. Non è potuto andare nessuno, nemmeno i suoi familiari. Questa è stata una cosa molto dura.
Ora ci stiamo avviando verso una delicata fase di riapertura. Dopo il 4 maggio avremo più libertà di movimento, ma la parziale conoscenza del virus, e delle cure necessarie per sconfiggerlo, impone ai cittadini ancora molta prudenza. Potremo ricongiungerci con i cari, ma dice Piero Angela:
Temo questa “apertura dei cancelli”, anche se molto graduale. Dobbiamo stare attenti finché non ci sarà il vaccino. Io continuerò a essere prudente e a non uscire. Però penso che verranno qui i miei nipoti e sarà un momento importante. È tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima.
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