Si attendeva per oggi la sentenza ed è arrivata: Silvio Berlusconi assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter. Oltre al leader di Forza Italia, il giudice ha assolto tutti i 29 imputati nel processo, qualcuno prosciolto per prescrizione per le posizioni minori.
Tutte le assoluzioni sono avvenute con formula “perché il fatto non sussiste” e, tra gli altri, hanno riguardato pure Karima el Mahroug, nota appunto come Ruby, e le altre 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore del Cav. La “nipote di Mubarak” ha detto: “Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo. Ho bisogno di tempo per assimilare, ma sono contenta perché finalmente una parte di verità è venuta fuori”.
Silvio Berlusconi assolto, procuratore Siciliano: “Rimane la convinzione che ci sia stata corruzione”
Silvio Berlusconi assolto. A commentare la notizia anche il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che ai cronisti ha detto: “Non c’è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state le false testimonianze e la corruzione”. Sul possibile ricorso in appello Siciliano ha aggiunto: “Fateci prima leggere le motivazioni”.
Immediato il messaggio del segretario leghista Matteo Salvini al compagno di coalizione: “Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche”.
Silvio Berlusconi assolto: di cosa era accusato
Silvio Berlusconi assolto. Il terzo filone del “caso Ruby” riguardava la presunta corruzione fatta da Silvio Berlusconi nei confronti di oltre 20 persone affinché dichiarassero il falso davanti ai magistrati. Il pm aveva chiesto 6 anni di pena per l’ex Cavaliere, 5 per El Karima El Mahroug e altre condanne per tutti gli altri protagonisti del processo.
Dunque il processo non si è focalizzato su quel che accadeva all’interno della villa di Arcore o sulle cosiddette “cene galanti”, già oggetto di altri due filoni di inchiesta collegati allo stesso caso. Questa volta, invece, il focus era sulla testimonianza a processo di vari protagonisti chiamati a raccontare quel che accadeva nell’ampia magione di proprietà di Silvio Berlusconi. In breve, secondo pm e procuratore generale, l’ex Cavaliere avrebbe pagato queste persone per testimoniare il falso durante il processo. Il tutto attraverso immobili e soldi.
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