Il divorzio tra Totti e Ilary continua a suscitare attenzione mediatica. Pur non essendo più una coppia destano ancora un notevole interesse, anzi forse questo si è anche accresciuto. Loro restano i protagonisti, ma sono gli avvocati a farsi portavoce delle rispettive richieste ed esigenze.
Inizialmente è stata Annamaria Bernardini de Pace la legale che ha affiancato Francesco Totti nella vicenda ma poi qualcosa non è andato per il verso giusto ed è stata sostituita da Antonio Conte, storico avvocato dell’ex calciatore. Per Ilary Blasi invece c’è sempre stato Alessandro Simeone.
Legali di Totti e Ilary: Antonio Conte e Alessandro Simeone a confronto e l’accordo segreto
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Antonio Conte segue già l’As Roma e ha affiancato, in varie vicende anche alcuni calciatori giallorossi, come Nicolò Zaniolo e Daniele De Rossi. Alessandro Simeone è esperto di diritto di famiglia e in passato ha assistito Alessia Marcuzzi, Simona Ventura e Chiara Giordano, ex moglie di Raul Bova e figlia di Annamaria Bernardini de Pace. Quest’ultima, oltre ad aver difeso Totti durante la prima fase della separazione da Ilary, è stata anche la mentore dello stesso Simeone, il quale ha lavorato nello studio della nota matrimonialista per alcuni anni e ha scritto con lei, a quattro mani, il libro “Figli condivisi. Le nuove regole per conviventi, separati e divorziati: storie futuribili di affidamenti contesi”, pubblicato nel 2006.
Inizialmente, secondo quanto riportato da Chi, l’ex coppia avrebbe provato a trattare un accordo segreto per non andare in tribunale. Riferiva così il settimanale:
Gli avvocati delle due parti si sono trovati in gran segreto (ma i giornalisti li hanno seguiti) per valutare la possibilità di giungere a una separazione consensuale, che eviti di ritrovarsi in tribunale, con i fari puntati, a marzo 2023.
Come sappiamo l’accordo non c’è stato e fino ad oggi la situazione non è cambiata, neanche di fronte al giudice. La Bernardini de Pace aveva messo a punto un accordo economico che la Blasi sembrava disposta ad accettare, rinunciando alla battaglia giudiziaria, ma da parte del Pupone c’è stato un “no” che ha portato lo stesso a separarsi anche dalla de Pace.
Legali di Totti e Ilary: il ruolo di Alessandro Simeone
Il primo a depositare la richiesta di separazione giudiziale è stato Simeone, l’avvocato di Ilary. Di recente è intervenuto per confermare l’estraneità della signora Blasi ai fatti che vogliono Francesco nel mirino dell’Antiriciclaggio per bonifici e movimenti sospetti verso conti riconducibili ai casinò di Monte Carlo, Londra e Las Vegas. Ha scritto così l’avvocato in una nota:
In merito alle illazioni mosse da alcuni organi di informazione nell’interesse della signora Ilary Blasi si precisa che la propria assistita nulla sapeva dei movimenti di denaro da e per l’estero evidenziati nell’inchiesta del quotidiano La Verità e segnalati come sospetti dagli organi competenti.
È dunque impossibile che le notizie siano state fatte trapelare dalla signora Blasi, come malignamente ipotizzato nel tentativo maldestro di coinvolgerla in eventi a cui è estranea.
D’altra parte, i conti oggetto di segnalazione erano di pertinenza esclusiva del signor Totti e la moglie, con la fiducia che contraddistingue ogni solido rapporto matrimoniale, non ha mai effettuato su di essi alcun tipo di controllo.
La strategia comune dei legali di Totti e Ilary
I legali di Totti e Ilary nei mesi scorsi hanno provato a percorrere ogni strada per cercare una mediazione, alla ricerca di una separazione consensuale, che non è arrivata. Le domande aperte riguardano, oltre alla questione economica, anche l’affidamento dei tre figli e la casa all’Eur.
Secondo le ultime indiscrezioni la Blasi vorrebbe 20mila euro al mese, non per sé ma per i figli, mentre la controffensiva dell’avvocato del Pupone si aggira ta i 12 e i 15 mila euro, da utilizzare per le spese di mantenimento di Isabel, Chanel e Cristian. Inoltre, secondo quanto riferisce il Corriere la conduttrice “vorrebbe accollare interamente al padre le spese extra per i ragazzi, mentre lui è disposto a pagarne il 50 per cento, metà per un uno”.
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