Youssef Ghaffari, da programmatore a rider che guadagna 350 euro al mese. Ha deciso di trasferirsi in un’altra città, perché sperava “di trovare presto una sistemazione e potermi rimettere in sesto”. Dal momento che ha perso il lavoro, ha trovato per il momento una sistemazione provvisoria: una tenda con un sacco a pelo che si trova all’angolo del parcheggio di viale Corsica vicino alla stazione Rifredi a Firenze. Il suo zaino è “tutta la sua vita”, ma moltissime aziende sono rimaste colpite dalla sua storia e dal suo curriculum e molto presto lo aspettano dei nuovi colloqui.
Youssef Ghaffari: “Ho comprato la tenda per ripararmi dalla pioggia”
Cresciuto in Lunigiana e poi a La Spezia, Youssef è stato affidato ai servizi sociali dopo essere stato allontanato dai genitori su ordine del giudice e ha raccontato a “La Nazione” di aver svolto svariati lavori:
Ho attraversato un periodo molto difficile, con ricadute anche psicologiche, e ancora oggi non sono in contatto con nessun componente della mia famiglia.
A 19 anni sono andato in Polonia, dove ho fatto l’agente di viaggio, e due anni dopo in Germania, per fare il programmatore informatico per una famosa azienda di auto.
È quello che voglio fare per tutta la vita, e quello che ho continuato a fare quando sono tornato a La Spezia nel 2021.
Sebbene sia poliglotta, in quanto pala fluentemente molteplici lingue tra cui arabo, inglese, francese, tedesco, polacco e russo e oltre a un passato familiare difficile, ha confessato di aver avuto ostacoli anche nel trovare una casa, motivo per cui ha deciso di comprare una tenda:
Pochi mesi fa ho perso il lavoro, e sono stato mandato via di casa perché senza contratto di affitto. Ho iniziato così a fare il rider, prima a La Spezia e ora a Firenze.
Alcuni centri per i senza dimora sono utilizzati solo per l’accoglienza invernale, mentre altri erano pieni.
Quindi mi sono sistemato così, con una tenda e un sacco a pelo.
Youssef Ghaffari e quel sogno nel cassetto
Il giovane 25enne ha studiato odontotecnica e ha lasciato gli studi, ma non ha escluso a priori un nuovo percorso universitario:
Mi piacerebbe intraprendere il percorso di studi in ingegneria biomedica, riuscirei a congiungere la mia passione per la medicina e il corpo umano e quella per l’informatica, perché c’è anche una parte di programmazione e di ingegneria dietro.
Sono due mondi distanti, perché si parla della natura umana contro l’informatica, ma che l’ingegneria biomedica ha saputo unire migliorando e cambiando la vita di tante persone.
Il suo grido d’aiuto non è passato inosservato ed è rimasto positivamente colpito dall’enorme affetto che lo sta inondando in questi giorni:
La generosità che ho trovato qui a Firenze è commovente. I ragazzi della Croce Rossa di Bagno a Ripoli sono venuti, regalandomi compagnia e tirandomi decisamente su il morale.
tutte le mattine viene a trovarmi una dolce signora di oltre 90 anni che mi rassicura con le sue parole piene di saggezza.
C’è anche una coppia di ragazzi fiorentini che passano più volte al giorno e rimangono seduti con me per delle ore.
Importanti aziende lo stanno contattando per un colloquio
Anche le aziende stanno mostrando interesse e hanno deciso di aiutarlo e di proporgli un’offerta di lavoro, dopo aver conosciuto la sua storia e dopo aver notato il suo curriculum. Daniele Marcucci, responsabile del reparto di ingegneria di una società leader nel campo dell’energia con sede a Firenze, si è offerto di fare formazione a Youssef:
L’ho sentito molto simile a me ma con meno opportunità per il contesto poco fortunato in cui si è trovato.
Ho pensato che forse potrei dargli una mano con un po’ di coaching su comunicazione, personal branding e career development.
Non è molto, ma potrebbe aiutarlo a trovare il giusto lavoro.
Blt: “Colpiti dalla sua storia, vogliamo dargli una possibilità”
Alfredo Bartelletti, titolare della Blt Italia di Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, si è mostrato molto disponibile nel fargli un colloquio:
Sono rimasto molto colpito dall’appello del giovane e nella nostra piccola azienda potremmo avere la possibilità di offrirgli un lavoro come programmatore.
La nostra azienda si occupa di apparecchiature televisive e infrastrutture per la trasmissione.
Siamo disponibili a contattarlo per un colloquio di lavoro.
Siamo una delle poche aziende a produrre la tecnologia Var. E un programmatore come Youssef potrebbe essere una figura ricercata.
Se una persona ha fame, il modo migliore per aiutarla è dargli una canna da pesca. E insegnargli a pescare.
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