Noemi Marangoni, eroina a Sabaudia, in provincia di Latina. La bagnina 19enne, che compirà 20 anni il prossimo settembre, durante il suo primo giorno di lavoro ha salvato ben 5 persone in pochissimo tempo, effettuando 3 interventi di salvataggio a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. Già durante il giorno del suo debutto sull’arenile della Bufalara, vicino allo stabilimento balneare “Le Sirene”, ha dimostrato impavido coraggio. Ha dapprima aiutato un kitesurfista che si stava avvicinando con molta difficoltà alla riva e poi subito dopo si è accorta che c’erano altre emergenze e altre persone da soccorrere.
Noemi Marangoni: “Questo è solo l’inizio”
Noemi, classe 2003, originaria di Pontinia, comune a pochi chilometri dalla stessa Sabaudia, e diplomata nel corso musicale del Liceo Alessandro Manzoni di Latina, ha raccontato così a “Il Messaggero”:
Questo è il mio sogno. Ho sempre fatto sport, fin da molto piccola.
Ho iniziato con il nuoto, poi ginnastica artistica e, adesso, power-lifting.
Amo la pesistica, ma nuotare mi è rimasto dentro e, quindi, ho deciso di unire le due cose, la passione e il lavoro che vorrei fare da grande.
Mi piacerebbe che questo fosse solo l’inizio.
Ha le idee già molto chiare per il futuro:
Ho pronto il piano B. Studio musica da oltre una decina d’anni, pianoforte e violoncello, non mi dispiacerebbe scegliere un’università legata a questo ambito, entrando anche in conservatorio.
Ma amo molto il mare, ho deciso di prendere il brevetto da bagnina.
Il mio prossimo obiettivo? Lavorare nella capitaneria di porto.
Noemi Marangoni e gli incredibili salvataggi: “Il mare era mosso. Avevano bisogno di me”
Il suo esordio è stato costellato da imprevisti, tanto che Noemi ha rivelato che “era dalla mattina che fischiavo a ripetizione, il mare era molto mosso”. Dopo il salvataggio di un uomo che in quel momento stava facendo kitesurfing, e chiedeva aiuto, la bagnina 19enne era corsa per contattare la capitaneria di porto. Ma non c’era tempo:
Mentre mi stavo avvicinando, mi sono accorta che non era l’unico ad aver bisogno di me e del mio aiuto.
In quello stesso istante, un altro signore che stava facendo il bagno vicino agli scogli, ma non riusciva a tornare sul bagnasciuga. Era bloccato dalla forte corrente e da un’enorme buca della profondità di circa tre metri, impendendogli di tornare a nuoto sulla riva:
Ho visto il figlio che chiamava aiuto e immediatamente mi sono tuffata in mare.
La moglie dell’uomo e un altro ragazzo si erano, nel frattempo, prodigati per andare ad aiutarlo, ma le onde stavano trascinando via anche loro.
Noemi Marangoni: “Li ho condotti sul bagnasciuga per andare a salvare gli altri”
Noemi non poteva usare il pattino salvagente a causa del mare mosso, per cui ha nuotato con lunghe bracciate:
Mentre nuotavo ho visto che il signore era riuscito ad aggrapparsi agli scogli, allontanandosi così dall’enorme buca.
Allora a quel punto ho afferrato prima sua moglie e poi l’altro ragazzo, li ho portati entrambi sul bagnasciuga e sono ripartita per raggiungere l’uomo più grande.
Ma per la bagnina 19enne della Cooperativa Blue Work Service i salvataggi non erano ancora terminati. Mentre si stava assicurando che tutte le altre persone salvate stessero bene e si fossero tranquillizzate, ecco che un nuovo pericolo era all’orizzonte.
Un ragazzo che stava facendo il bagno in compagnia di suo fratello gemello e di un’altra ragazza stava per annegare. Tutti erano usciti a sfuggire alla corrente di Sabaudia, tranne lui che ha iniziato a chiedere aiuto con le mani. Noemi non ha esitato nemmeno questa volta. Si è tuffata e lo ha portato in salvo. Per lei si tratta di un primo giorno da record che non dimenticherà mai.
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