Il corpo ci manda sempre dei segnali. Dei sintomi a cui dobbiamo prestare attenzione che spesso sono associati a tosse e raffreddore. E proprio a causa di questo, tumori a bocca, naso, gole o orecchie sono diagnosticati tardi proprio perché si ignorano questi segni.
Ma un controllo precoce può salvare la vita. Per tutti i tumori, ma specialmente per quelli che riguardano la testa e il collo, i cui sintomi sono spesso associati alle malattie stagionali, specialmente al mal di gola.
Tumori testa collo: dal 18 al 22 settembre giornate gratuite nel segno della prevenzione
Proprio per sensibilizzare il maggior numero di persone a fare prevenzione, l’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC) ha promosso questa iniziativa: dal 18 al 22 settembre 137 centri, in tutta Italia, ci saranno giornate di diagnosi precoce gratuite con l’obiettivo di scovare in tempo, qualora ce ne fossero, dei possibili campanelli d’allarme.
E quali sono i maggiori fattori di rischio? Maroldi, direttore della Radiologia 2 agli Spedali Civili di Brescia rivela:
I principali fattori di rischio sono alcol e tabacco, che causano circa il 75% dei casi.
Le persone che fanno uso di entrambi corrono rischi esponenzialmente più alti. Da non sottovalutare è anche il Papillomavirus (HPV), responsabile di alcuni tipi di tumori cervico-cefalici.
Tumore testa collo: quali sono i sintomi?
Quali sono i sintomi da non sottovalutare? Roberto Maroldi, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica, invita a rivolgersi al proprio medico se si avvertono questi sintomi per più di tre settimane:
- Dolore alla lingua
- Ulcere che non guariscono o macchie rosse o bianche in bocca
- Difficoltà nel deglutire
- Dolore alla gola e gonfiore che si percepisce sul collo
- Naso chiuso da un lato con perdita di sangue dal naso. Sono circa 9.000 le diagnosi ogni anno dei tumori testa collo. Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) e della European Cancer Patient Coalition (ECPC) sottolinea a tal proposito: “La prevenzione rappresenta l’intervento migliore, più sicuro ed efficace che il Ssn deve necessariamente assicurare contestualmente alla immediata attivazione della Rete Nazionale dei Tumori Rari”.
Tumori testa collo: quali sono le zone più colpite?
Lisa Licitra, direttore dell’Oncologia medica Tumori Testa-Collo, alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano e membro AIOCC spiega quali sono le zone più colpite:
Vogliamo ricordare ancora una volta quanto la prevenzione sia una buona pratica da coltivare ogni giorno, non solo una settimana l’anno.
I tumori cervico-cefalici sono forme di cancro diverse che interessano naso, labbra, lingua, interno della bocca, ghiandole salivari, laringe e faringe.
In pratica qualsiasi neoplasia che abbia origine nell’area della testa o del collo, con l’eccezione di occhi, cervello, orecchie ed esofago.
Spesso vengono diagnosticate tardi, a uno stadio avanzato, quando le terapie devono essere più invasive.
E se la diagnosi è precoce, il tasso di guarigione si attesta all’80-90%.
Tumori testa collo: quali sono le terapie?
Le terapie per contrastare l’avanzamento del cancro sono diverse e molteplici, che variano anche a seconda del tipo di malattia che si sta contrastando. Si va dalla radioterapia alla chemioterapia, dall’immunoterapia alla chirurgia. Paolo Pisani, Presidente dell’Associazione Italiana Laringectomizzati OdV (AILAR) e direttore dell’Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Civile di Asti sostiene:
Dal momento che ci troviamo di fronte a tumori che colpiscono il volto e organi importanti e decisivi per la qualità della vita, l’impatto estetico e psicologico non è secondario e la riabilitazione è un fatto essenziale.
Perché la prevenzione non è solo importante per non andare incontro a conseguenze più gravi, ma avere una diagnosi precoce aiuta anche a prevenire un possibile e futuro intervento invasivo nella parte del corpo interessata dal tumore. Continua Pisani:
Ad esempio, nei tumori della laringe, la diagnosi precoce rappresenta il fattore fondamentale nel raggiungimento di obiettivi quali la conservazione d’organo e la guarigione, con percentuali che possono raggiungere ed anche superare il 90%.
