Nella fiaccolata in onore di sua sorella Giulia ― vittima di un femminicidio a opera del suo ex fidanzato Filippo Turetta fermato ieri in Germania ― ai cronisti Elena Cecchettin ha così rivelato: “No al minuto di silenzio per lei bruciate tutto per la rivoluzione culturale. Per far sì che il caso di Giulia sia finalmente l’ultimo”. Questo è l’appello che ha voluto lanciare a tutti, nel tentativo di fermare una volta per tutte la violenza di genere.
Il caso di Giulia Cecchettin, dopo quello di Giulia Tramontano, torna a sconvolgere l’opinione pubblica e chiama direttamente in causa lo Stato. A tal proposito, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella si schiera dalla parte di Elena e a “La Stampa ha sottolineato: “La violenza di genere è un fenomeno che va affrontato subito, richiede un importante sforzo e sì, è un problema di cultura e di costume”.
La ministra Eugenia Roccella: “Bisogna educare i giovani ad avere il rispetto per le donne”
La ministra Eugenia Roccella ha confermato che l’attuale Governo si sta prodigando per mettere in atto interventi contro la violenza di genere. Ha ribadito: “Si tratta di un problema di cultura e devono essere prese importanti misure che partano dalla tenera età. Ed è assolutamente fondamentale che le madri educhino i figli maschi ad avere rispetto delle donne e della loro libertà, fuori dagli stereotipi di genere. Non solo. Anche al rispetto degli altri, e al rispetto della libertà di ciascuno”.
Il Governo Meloni si schiera con l’opposizione per combattere la violenza di genere
Il Governo, inoltre, è “pronto al dialogo” anche con l’opposizione: Elly Schlein si è mostrata molto favorevole a un accordo con la premier Giorgia Meloni per discutere insieme di alcune misure contro il femminicidio e la violenza di genere. E, in merito a questo tema, la ministra della Famiglia ha specificato:
Purtroppo non c’è un solo posto nel mondo dove le donne siano sicure.
Le dinamiche di dominio, lo squilibrio di potere, anche se in misura diversa, sono ovunque.
Cosa può fare il Governo per risolvere questo fenomeno? Noi siamo disponibilissimi a lavorare a una legge con l’opposizione.
E su che cosa fare è necessario aprire una riflessione seria. Dobbiamo capire quali sono le azioni davvero efficaci da attuare.
La Svezia, per esempio, ha un tasso di violenza contro le donne e un numero di femminicidi più alto rispetto all’Italia, eppure ha l’educazione sessuale nelle scuole.
“Per alcune persone è difficile accettare una nuova libertà femminile”
Tra le misure da prendere subito, il Governo Meloni ha già preparato un programma per introdurre l’educazione sessuale nelle scuole, che sia il più esauriente e formativo possibile. Alcune lezioni saranno svolte dagli stessi studenti per aprire un dibattito sempre maggiore a proposito della violenza di genere.
La ministra Eugenia Roccella è intervenuta anche su questo aspetto e del perché sia così necessario parlarne tra le aule e i banchi scolastici: “Alla base della violenza di genere c’è il problema di una nuova libertà femminile che, purtroppo, per alcuni uomini risulta ancora difficile da accettare e da elaborare”. Ha aggiunto:
Le battaglie delle donne partono dalle donne e dalla loro consapevolezza, ma hanno successo quando coinvolgono anche gli uomini.
Sarebbe, infatti, un bel segnale una manifestazione di uomini contro la violenza, è un’idea che aveva lanciato tempo fa Ignazio La Russa e potrebbe dare il senso di uno spirito trasversale.
Credo anche che Elly Schlein, che ha più volte espresso la volontà di agire con la nostra premier, sia disponibile e d’accordo.
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