Jolanda Renga ha solo 19 anni ― ne compirà 20 il prossimo 4 gennaio ― studia Comunicazione, media e pubblicità alla IULM e ha già pubblicato il suo primo romanzo, Qualcosa nel modo in cui sbadiglia. La giovanissima figlia di Francesco Renga e Ambra Angiolini si racconta attraverso la scrittura, in un libro con tinte autobiografiche.
E lo fa con la storia di Giaele, una giovane che ha i genitori separati e vive un grande senso di inadeguatezza. Jolanda Renga, al suo esordio, scrive di alcuni episodi in cui è stata la protagonista, come episodi di bullismo a scuola e gli attacchi degli haters per il suo essere la “figlia brutta” di Ambra e Francesco Renga.
Jolanda Renga: “La scrittura mi ha aiutata a capire che dovevo essere meno dura con me stessa”
Jolanda Renga, come rivelato al “Corriere della Sera”, ha fatto leggere il suo libro in anteprima solo a sua nonna Doriana e al suo fidanzato Filippo, perché “con mamma e papà era diverso, mi spaventava l’idea, non volevo farmi influenzare”.
Jolanda, nelle vesti di Giaele racconta le sue fragilità: “Giaele ha un po’ di problemi di relazione. Fatica a esprimere quello che sente, è come se creasse da sola dei muri tra sé e gli altri. Non si accetta, quindi per lei è molto difficile che lo facciano gli altri”.
Attraverso la penna è riuscita a comprendere anche molte cose di se stessa, perché “le parole scritte hanno un potere grandissimo, entrano nelle persone e tirano fuori ricordi ed emozioni personalissimi”. Infatti, ha continuato: “La scrittura mi ha aiutata a rileggere determinati avvenimenti della mia vita e a capire che non avevo sempre sbagliato io, potevo essere meno dura con me stessa“.
Ha una passione per la scrittura a tutto tondo: “Mi piace tutto quello che la riguarda dalla narrativa alla sceneggiatura. Mi piace anche l’idea di scrivere testi di canzoni. L’ho anche proposto a mio padre. Lui risponde sì, ma poi non se ne fa mai nulla. Si arrangia”.
Jolanda Renga ha raccontato di un episodio accaduto tra i banchi di scuola
Jolanda Renga a scuola è stata sempre emarginata perché “dicevano che ero la preferita degli insegnanti, che ero secchiona”. E poi alle medie: “Mi sono beccata la fama della spia, ma lo rifarei. Una mia compagna veniva bullizzata, l’hanno spinta alla depressione. La convinsi ad andare insieme dall’insegnante“.
“Quella volta in cui mi hanno detto di essere la figlia brutta”
Jolanda Renga affronta anche l’episodio del 2022 in cui molti haters l’hanno definita “la figlia brutta”. E dopo moltissimi commenti negativi ha deciso di pubblicare un video su TikTok, ricevendo in seguito una pioggia di commenti positivi:
Sono Jolanda o la figlia brutta.
Sei brutta è una cosa che mi dico sempre da quando sono piccola. Oggi ho deciso di chiedermi scusa, perché ho dato alle parole di queste persone tanta importanza.
Il mio sogno non è essere bella e neanche essere la sosia dei miei genitori.
Nella vita voglio fare solo cose importanti, che contano, e tentare di migliorare un po’ il mondo.
Ha scritto il suo libro anche per emanciparsi dall’idea di non essere solo figlia di, ma semplicemente Jolanda:
Fin dalle elementari sapevo che essere figlia di fosse un’arma a doppio taglio.
C’erano bambini che venivano da me e mi chiedevano: ma tu vivi in una villa? i tuoi genitori li vedi?
Come se vivessi in un mondo parallelo e non fossi, come loro, una figlia con due genitori presenti, un fratello, la casa.
E a chi continua a ripeterle “Fai schifo”, “Non ti meriti nulla, sei solo stata fortunata”, “Sei solo la figlia di”, Jolanda ha replicato, in modo ironico: “Forse avete ragione, ma lasciatemi almeno il beneficio del dubbio”.
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