sabato, 18 Gennaio 2025
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Scuola, al via il concorso per i docenti: quali sono i requisiti e come si svolgeranno le prove?

Dall'11 dicembre al 9 gennaio sarà possibile inviare la domanda per lavorare come docente nella scuola d'infanzia e primaria. Quali sono i requisiti?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Novità per la scuola: da oggi partono i concorsi con le nuove modalità indicate dal PNRR per l’assunzione di oltre 30mila docenti in tutti gli istituti, di ogni ordine e grado.

I bandi, come riporta “Orizzontescuola.it”, sono stati pubblicati stamani sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, e nel dettaglio prevedono l’assegnazione di di 9.641 posti nella Scuola primaria e dell’infanzia e di 20.575 posti nella secondaria sia di primo sia di secondo grado.

Nuovi bandi di concorso per la scuola, quali sono i requisiti richiesti?

Per accedere al concorso indetto dal Ministero bisogna avere i seguenti requisiti:

  • Per la scuola primaria bisogna essere in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 con valore di abilitazione
  • Per la scuola dell’infanzia occorre il diploma magistrale conseguito entro l’anno accademico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione anch’essi

Inoltre, occorre essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, ottenuta presso i corsi di laurea della facoltà Scienze della Formazione Primaria. A proposito di questi nuovi bandi il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato: “I bandi e le future assunzioni confermano il nostro convinto proposito, nel quadro degli impegni assunti in sede europea con il PNRR, di valorizzare il ruolo dei docenti, garantendone nuove competenze e la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese”.

Sono ammessi anche i candidati che hanno già prestato servizio nelle scuole

Secondo le modalità del piano, come recita il PNRR, ai concorsi per la scuola secondaria sono ammessi anche i candidati che, oltre al titolo di studio richiesto per poter fare domanda, nei 5 anni precedenti ne abbiano svolti almeno 3 di servizio negli istituti scolastici, ma sempre nella classe di concorso a cui ci si vuole iscrivere. Ma, tutti i richiedenti possono anche aver conseguito entro il 31 ottobre 2022 i 24 CFU, come previsto dal solito ordinamento.

Bandi di concorso per la scuola, quali sono le prove previste?

Nel concorso sono previste due prove, una scritta e una orale. La prima prova scritta avrà durata di 100 minuti e consta di 50 quesiti a risposta multipla. I candidati verranno esaminati sulla base delle proprie conoscenze e competenze in ambito didattico, pedagogico, psicopedagogico e metodologico. Inoltre, sono previste delle domande per verificare la competenza nella lingua inglese e nel mondo del digitale.

Durante la prova orale, invece, verranno valutati il grado di competenza dei candidati nelle materie in cui hanno fatto domanda, e di nuovo l’uso della tecnologia, in particolare dei dispositivi elettronici e multimediali, ormai imprescindibili nella didattica quotidiana.

Fino a quando ci si può iscrivere?

Prima del concorso i candidati avranno la possibilità di sostenere una prova scritta simulata nella regione in cui è stata inviata la domanda di partecipazione e quella orale nella regione, invece, in cui si vuole prestare servizio. Il modulo per l’adesione è attivo da oggi ed è possibile iscriversi fino al prossimo 9 gennaio.

Leggi anche: È la rivoluzione della scuola? Come sta cambiando il modo di fare didattica

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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