venerdì, 17 Gennaio 2025
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Una maschera africana ritrovata in soffitta è stata venduta a 150 euro: vale 4 milioni

Una coppia ha ritrovato in soffitta una vecchia maschera africana e l'ha venduta a un rigattiere, ignorando il valore reale del prezioso reperto storico.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

La coppia di ottantenni francesi, il signor e la signora Fournier, hanno ritrovato nella loro soffitta una vecchia maschera africana originaria del Gabon, non sapendo di conservare un vero tesoro tra le mura di casa.

L’hanno poi venduta a un rigattiere per 150 euro, ignorando il suo vero valore stimato in seconda battuta dalla casa d’aste di Montpellier cui l’ha affidata, 4 milioni di euro. Un acquirente ignoto l’ha, infatti, ricomprata a quella cifra, ma non finisce qui: la Repubblica del Gabon ne rivendica la paternità, cercando di rivolgersi alle autorità giudiziarie. Come si è conclusa la vicenda?

A chi apparteneva la preziosissima maschera africana venduta a 150 euro?

Il reperto venduto dai signori Fournier è una rarissima maschera Ngil del XIX secolo, realizzata dal popolo gabonese Fang, e al mondo ne esisterebbero solo 10 esemplari.

Scolpita in legno tropicale di fuma, dipinta con argilla bianca e con la forma di un viso allungato decorata con una barba di rafia, la maschera africana è stata acquistata molto probabilmente nel 1917 da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore francese e nonno dell’acquirente.

Neanche il rigattiere che l’ha acquistata era a conoscenza del reale valore della maschera, tanto che anche la casa d’asta inizialmente l’ha valutata circa 300mila euro, ma la coppia di ottantenni non era d’accordo con quella stima. Così lui ha ritirato l’offerta ed è riuscito, poi, a farla vendere a 4,2 milioni di euro.

Perché i signori Fournier non possono chiedere il risarcimento?

A seguito della scoperta della vendita e del vero valore della maschera, i signori Fournier hanno denunciato il rigattiere, ma non potranno ottenere nessun risarcimento, né tantomeno richiederne il possesso dell’oggetto tanto prezioso.

Il motivo è il seguente: il tribunale di Alès, a Sud della Francia, ha deliberato che gli ormai ex proprietari del reperto inestimabile “non hanno dimostrato alcuna diligenza nel valutare il giusto valore storico e artistico del bene”. La sentenza è stata chiara: “La loro negligenza e noncuranza fanno sì che non possa venire accolta la richiesta di dichiarare nulla la compravendita”. Ma non sono gli unici a volersi riappropriare della maschera.

Cosa ha richiesto la Repubblica del Gabon?

Dopo esser venuta a conoscenza di questa vicenda, la Repubblica del Gabon ha presentato una denuncia penale per ricettazione, definendo l’oggetto in questione “un guadagno coloniale illecito”. Infatti, per alcuni sarebbe stata presa e trasferita in Francia durante il dominio coloniale francese, rivendicandone l’appartenenza.

Inoltre, è stati anche chiesto il rimpatrio della maschera e il denaro ricavato dalla vendita, rivolgendosi al tribunale, ma tutte queste richieste sono state definite inammissibili. Perché?

I giudici hanno dimostrato che la maschera africana è stata acquistata da René-Victor Edward Maurice Fournier e non rubata nel 1917, quando il Gabon, Paese che si trova in Africa occidentale, era una colonia francese. Dunque, non ci sarebbe stata nessuna azione illegale. Nonostante il parere del tribunale il presidente Macron, però, ha richiesto la restituzione della maschera proprio alla Repubblica del Gabon.

Leggi anche: Perché una tela di Rubens scomparsa e oggi ritrovata vale 5 milioni?

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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