La cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e altri quattro membri dell’Unione europea ritengono che il Vecchio Continente non sia stata all’altezza di fronteggiare l’emergenza Covid-19. La risposta caotica al coronavirus ha causato la morte di 184.256 persone. Ciò solleva domande sul livello di preparazione dell’Europa a questo tipo di emergenze. Con una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiedono un coordinamento a livello europeo per affrontare una possibile prossima ondata della pandemia. I leader scrivono:
Speriamo che il paper serva da ispirazione per ulteriori e fruttuosi confronti a livello europeo su come assicurare una preparazione da parte dell’Ue alle future pandemie.
Le prossime mosse dell’Europa
Oggi conosciamo meglio il virus e possiamo sperare di affrontare meglio un’eventuale seconda ondata di Covid. Ma la possibilità che ciò possa accadere non rende sereni i capi di Stato europei, che chiedono una maggiore preparazione della Comunità. Per questo, dicono i leader, dobbiamo pensare a una strategia comune, a un coordinamento europeo per essere pronti a qualsiasi evenienza. Anche l’America ha espresso preoccupazione per il prossimo futuro. Il virologo Antony Fauci, consigliere presso la Casa Bianca, durante un’intervista uscita su La Stampa:
Le future infezioni sono inevitabili e si deve avere personale, test e risorse per identificare i casi e tracciare i contatti.
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