Dopo le polemiche scatenate a seguito della frase pronunciata al Festival di Sanremo, “Stop al genocidio”, Ghali è stato ieri ospite nella puntata di Che Tempo Che Fa. Il rapper milanese è tornato a esibirsi con “Casa mia”, il brano con cui si è classificato quarto alla kermesse canora. In sua compagnia l’immancabile alieno Rich Cholino che ha sussurrato all’orecchio di Fazio tali parole: “Stop alle guerre, Stop alle ingiustizie, Stop ai respingimenti, Stop a quelli che dicono ‘Aiutiamoli a casa loro’, stop stop stop”.
Ghali, infatti, è tornato a parlare della libertà di pensiero degli artisti ― tema su cui non è d’accordo il sottosegretario leghista Morelli che promuove il Daspo per i cantanti che fanno politica ― e ha approfondito con Fazio la sua posizione in merito.
Il conduttore gli ha, a tal proposito, rivolto questa domanda: “È incredibile che dire ‘Stop alle guerre’ diventi una frase divisiva, è del tutto inedito. La pace non è contro qualcuno, è per tutti, no?”. Il rapper ha così risposto: “Questo è ciò che abbiamo imparato a scuola, ci hanno insegnato una cosa per tutta la vita e a un certo punto sentiamo che non si può dire“.
Cosa ha rivelato Ghali da Fabio Fazio?
Ghali torna in TV dopo l’ottima performance alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, questa volta non sulla Rai, ma su Nove, da Fabio Fazio. Contestato per le sue affermazioni, però, ha ribadito ieri sera la sua posizione in merito alla pace:
Per me è la cosa più importante, qualsiasi cosa è da condividere.
Il successo, tutti i beni che abbiamo su questo pianeta, non sarebbero delle ricchezze se non fossero condivisibili.
Sono condivisibili solo se stiamo tutti bene e se c’è pace.
Se in una stanza siamo in 10 e 7 persone stanno male pure le altre 3 staranno male.
Se in una stanza di 10 persone 7 stanno bene, le altre 3 anche se stanno male inizieranno a riprendersi.
Si può parlare di pace attraverso la musica?
Ghali è un artista libero, come non ha mancato di sottolineare ieri sera, affermando di aver scelto il palco dell’Ariston per raccontare il suo punto di vista sul mondo di oggi: “L’arte oggi è l’unico modo che abbiamo per far diventare una pietra preziosa il nostro dolore. Sento che le persone riescono a percepirlo. Siamo in un momento in cui c’è tanta superficialità, tante cose che escono sono mediocri e ci si accontenta“.
Un anno e mezzo fa Ghali si è fermato per un motivo ben preciso: “Ho ragionato con il mio team su come tornare a fare qualcosa di straordinario, non è facile uscire dalla mediocrità, dalla superficialità e farlo”. Ed è proprio con la sua arte che Ghali ha voluto creare “qualcosa di speciale”: “Si è trattato di un esperimento molto forte su me stesso e sulle persone che hanno lavorato con me per tutto questo tempo. Mi sono staccato un attimo dalla musica, perché ci tengo tanto a dare il massimo della mia arte. Nonostante le polemiche, sono felice che molti mi abbiano capito”.
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