L’Università di Torino dovrà restituire 39 milioni agli studenti. A dirlo è la storica sentenza del Consiglio di Stato che si è espresso a favore della UDU, l’Unione degli Universitari, di fatto ribaltando la decisione stabilita dal TAR: nel 2018 l’Ateneo torinese ha imposto una tassazione troppo alta agli alunni.
Come riporta il “Corriere della Sera” L’UniTo ha chiesto, infatti, un importo delle tasse molto superiore rispetto alla norma di legge, come previsto dal DPR del 25 luglio 1997 n. 306, secondo cui le università possono richiedere dei contributi nel tetto del 20% del Fondo di finanziamento ordinario. Ora, tutti gli studenti iscritti nell’anno 2018 possono richiedere un rimborso e gli importi dovranno essere ricalcolati dallo stesso Ateneo per ciascun alunno.
Ecco la risposta del Rettorato in una nota a seguito della sentenza: “Va precisato che il peso della contribuzione studentesca negli ultimi 10 anni è notevolmente cresciuto in conseguenza alla forte crescita del numero di studenti (da 66.400 nel 2013/2014 a 82.000 nel 2022/2023), mentre il finanziamento ministeriale è aumentato con un ritmo non proporzionale alla veloce crescita delle nuove matricole”.
Inoltre, l’Ateneo si impegna a favorire il diritto allo studio, e anche nel “mettere in campo sempre più azioni affinché la contribuzione studentesca possa ancora diminuire”.
Perché l’Università di Torino avrebbe richiesto dei contributi troppo alti secondo l’UDU?
L’UDU ha contestato la scelta dell’Ateneo di Torino di chiedere agli studenti di pagare 94 milioni ripartite nelle tasse universitarie, poiché il limite massimo previsto dalla legge è del 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario. Ma cosa significa? Nel 2018, quest’ultimo ammontava a 277 milioni di euro, motivo per il quale l’Università di Torino avrebbe potuto chiedere agli alunni un tetto massimo di 55 milioni.
Si è trattata di una “violazione dei limiti legali”, come ha affermato Pasquale Scordo, coordinatore dell’UDU di Torino, come riporta il sito ufficiale di quest’ultima: “
Nonostante la normativa sia chiara sul punto, l’Università di Torino ha chiesto nel 2018 ben 94 milioni di euro.
Ma avrebbe potuto chiedere soltanto 55 milioni, dal momento che l’FFO ammontava a 277 milioni.
Una palese violazione dei limiti legali, difatti il Consiglio di Stato condanna l’Università di Torino ad attivarsi per calcolare quanto versato in eccesso dagli studenti iscritti nel 2018 e restituire quindi 39 milioni di euro.
Una cifra mostruosa che fa capire la gravità della sentenza che farà sicuramente storia.
La richiesta dell’UDU al Rettore Geuna dell’UniTo
La decisione presa dai giudici è un’importante vittoria per l’UDU di Torino, ma non solo, come sottolinea ancora Scordo: “Ciò dimostra come, per anni, moltissime delle università italiane abbiano richiesto una tassazione studentesca fuorilegge, nell’assurda pretesa di scaricare sugli studenti il sottofinanziamento statale dell’Università pubblica italiana”.
Sulla base di questo storico risultato, l’UDU avanza una precisa richiesta al Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, oltre a quella di provvedere immediatamente con i rimborsi per gli studenti: “Chiediamo al Rettore Geuna di abbassare le tasse, riportare l’istituzione accademica nella legalità”.
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