Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta “Ansa” che i vertici dell’azienda saranno presto convocati nell’organo da quest’ultima presieduto, il prossimo 8 maggio: “Si tratta di un’audizione programmata da tempo e comunicata in ufficio di presidenza ai rappresentanti dei gruppi giorni fa”.
Floridia aveva già previsto tale convocazione, “diversamente da quanto affermato da alcuni esponenti politici, al netto dei comunicati stampa di questo o di quel partito a questa presidenza non è giunta alcuna richiesta formale”.
In questi ultimi giorni la Rai è stata al centro delle polemiche, non solo per la puntata di Porta a porta in cui a parlare di aborto in studio erano solo uomini, ma per la recente vicenda in cui è stato cancellato il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile, che avrebbe dovuto andare in onda nel programma Che sarà di Serena Bortone: “Avevo dunque già preso e condiviso questa decisione, cosa che evidentemente avrei fatto in ogni caso senza alcun tipo di sollecitazione, alla luce dell’ampio dibattito sugli ultimi casi che hanno scosso la Rai, primo fra tutti la mancata partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione di Serena Bortone”.
Floridia ha da subito richiesto all’azienda quali sono stati i veri motivi dietro a tale cancellazione e si rivela quanto mai primario “ed è assolutamente corretto che ci possa essere un dibattito aperto e trasparente nella sede naturale del dialogo tra Parlamento e concessionaria del Servizio Pubblico”.
Su tale questione si è a lungo espresso anche USiGRai, il sindacato dei giornalisti della Rai, in cui afferma in un comunicato letto durante i telegiornali di ieri mattina che i dirigenti dell’azienda pongono “un controllo asfissiante” sull’informazione del servizio pubblico e si mostra favorevole alla “mobilitazione a difesa del servizio pubblico Radiotelevisivo che è di tutti i cittadini e non di chi governa”.
USiGRai sul caso Scurati
USiGRai torna a parlare del caso Scurati, il cui monologo è stato cancellato dai palinsesti dell’azienda: “In assenza di chiarimenti sul perché della cancellazione dell’intervento dello scrittore in trasmissione, chiarimenti che nemmeno la conduttrice del programma riesce ad avere, non possiamo che registrare l’ennesimo segnale di un’azienda dove si contrasta ogni espressione culturale sgradita a chi governa“.
Lo sciopero dell’Assemblea dei Comitati di redazione della Rai
USiGRai scende in campo per garantire al pubblico un servizio pubblico che sia “indipendente, equilibrato e plurale”, dichiarando:
Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori.
La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati.
Per tali motivi l’Assemblea dei Comitati di redazione della Rai lo scorso mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e sono stati approvati 5 giorni di sciopero.
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