Ranucci: “Le inchieste danno coraggio a chi le fa e a chi le ascolta. La Rai? Mai avuto censure”

Sigfrido Ranucci racconta il mestiere di giornalista: "La battaglia per la libertà di informazione viene fatta quotidianamente, e con grandi sacrifici personali. Nel mio libro do voce a tutti quei personaggi che hanno lasciato un segno sulle inchieste e sulla mia formazione".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Sigfrido Ranucci si racconta, dalla vita di giornalista alle ultime vicende che vedono coinvolta la Rai fino alla presentazione in tutta Italia del suo libro La scelta, in cui mette per iscritto i doveri del mestiere e la sua esperienza a Report.

Ma cosa significa, davvero, fare giornalismo di inchiesta per Ranucci? Il conduttore di Report ha dichiarato a “Fanpage.it” che fare questo genere di giornalismo vuol dire “essere utile alla collettività. In questi giorni che ho girato l’Italia, ho trovato dell’entusiasmo incredibile, la voglia della gente di conoscere meglio le cose e andare in profondità“.

Sigfrido Ranucci è conosciuto non solo per essere un pilastro tra i giornalisti di inchiesta, ma anche come il più querelato di Italia. A tal merito ha rivelato qual è il dovere insito nella sua professione: “Io credo che il conduttore di Report, come fu per Milena, debba essere in grado di sopportare certi attacchi, perché è un parafulmine per il lavoro dei colleghi. È necessario. La battaglia per la libertà di informazione viene fatta quotidianamente, e con grandi sacrifici personali. Le inchieste danno coraggio a chi le fa, ma anche a chi le ascolta, danno l’impressione di poter fare qualcosa di importante“.

Qual è il punto di forza di Report?

Sigfrido Ranucci ne è da sempre convinto: il punto di forza di Report è l’originalità con cui vengono portati in TV degli argomenti ― talvolta ostici ―e la voglia di portare sempre a galla la verità, scavando sempre più a fondo: Trattiamo argomenti che nessun altro tratterebbe in televisione. Ci sono degli argomenti che devi rendere digeribili al pubblico che è molto più intelligente di noi e di quello che pensiamo, di come lo trattiamo e va rispettato di più. Offrire un prodotto di qualità e di profondità viene apprezzato“.

Forte di questo principio, Report registra ottimi ascolti anche con le repliche: “Le repliche anche se mandate in onda quattro cinque volte, riescono a fare ascolti importantissimi, perché la qualità è insita nella profondità e nella narrazione”.

Sigfrido Ranucci e la Rai

Ranucci ha espresso anche il suo chiaro punto di vista in merito alla Rai e a tutte le vicissitudini che si stanno, ora, susseguendo, soprattutto dopo il caso Scurati: “C’è un’ansia di controllo, e poi c’è di diverso il cambio di passo. Noi l’abbiamo avvertito nel modo in cui ci tratta il Governo […] io credo che la Rai sia un luogo di libertà. Dipende dai giornalisti, sta ai singoli giornalisti rispettarla, saperla conquistare e saperla difendere passo passo”.

Il conduttore di Report ha affermato anche che il suo programma non ha mai subìto censure: Noi non siamo stati mai censurati. L’unica censura, se la possiamo far passare come tale, poteva essere quella della sparizione delle repliche, che però in parte sono tornate”.

Di cosa parla il libro di Ranucci?

Il libro di Ranucci, edito da Bompiani, ha come titolo La scelta. Il focus dell’opera è far comprendere al pubblico chi è ― e chi è stato ― Sigfrido oltre la televisione: “Ci vogliono le scelte, anche quelle che non fai. È un libro contributo a tutti quei personaggi importanti che hanno lasciato un segno sulle inchieste e sulla mia formazione, personaggi entrati nella mia vita che hanno lasciato qualcosa di importante, e qualcuno mi ha anche insegnato come non essere”.

L’idea è nata da un origami donatogli per caso da una donna durante un viaggio in treno, mentre si recava in Rai poco prima di iniziare a condurre Report: “Questa signora ha assistito in silenzio a tutte le mie telefonate. Poi mi ha donato questo origami a forma di airone, dicendomi di volare alto, perché vedo cose che gli altri non vedono. Come i grandi uccelli, però, io non ero programmato per le cose terrene e quindi saltella. Ho percepito avesse scoperto anche le mie fragilità, che ho voluto condividere col pubblico“.

Leggi anche: Sigfrido Ranucci rimane a Report: “Ci sono anche la prossima stagione, la Rai è casa mia”

spot_img

Correlati

Festival di Sanremo 2025, la reazione dei co-conduttori annunciati da Carlo Conti

Dopo ipotesi su ipotesi il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2025,...

Festival di Sanremo 2025, Andrea Delogu co-conduttrice al fianco di Carlo Conti?

Andrea Delogu sarà una delle co-conduttrici di Carlo Conti al Festival di Sanremo 2025?...

Per Warner Bros. Discovery il 2024 è l’anno dei record: qual è il segreto del successo?

Per il Warner Bros. Discovery il 2024 è stato l'anno dei record. Come ha...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img