Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest. È stato, infatti, accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali della maestra 39enne detenuta dal carcere nella capitale ungherese da oltre 15 mesi.
Come riporta “ANSA”, il ricorso è stato presentato dagli avvocati di Ilaria Salis dopo che i domiciliari le erano stati negati ― sia in Ungheria sia in Italia ― lo scorso 28 marzo, su decisione del giudice Jozsef Sós. Oggi, invece, in appello la richiesta è stata da poco accolta: Ilaria Salis uscirà dal carcere e indosserà il braccialetto elettronico.
Tale provvedimento sarà valido subito dopo il pagamento di una cauzione prevista dal tribunale, come riferito dal legale Mauro Straini ad “AGI”, che con il collega Eugenio Losco segue il caso della maestra 39enne: “Ilaria Salis avrà il braccialetto elettronico e prima della liberazione dovrà pagare una cauzione di 40mila euro al tribunale. Grande soddisfazione, ma la battaglia per Ilaria non finisce qui. Ora andrà ai domiciliari in casa di una privata cittadina”.
Le parole dei ministri Tajani e Nordio dopo la decisione del tribunale ungherese
Durante il Question Time alla Camera il vicepremier e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha commentato positivamente la notizia dei domiciliari di Ilaria Salis: “Gli arresti domiciliari erano ciò che volevamo. Speriamo che questo sia il primo passo e che possa essere assolta e possa ritornare il prima possibile in Italia”.
Inoltre, Tajani ha sottolineato come questa decisione sia stata frutto “dell’azione sinergica, del Governo e della nostra ambasciata, che hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi, come abbiamo sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli e con tutti gli altri”.
Anche il ministro della giustizia Carlo Nordio è intervenuto in merito alla notizia dei domiciliari ottenuto dopo il ricordo dei legali di Ilaria Salis nel corso del Question Time alla Camera: “Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo ricevuto sulla concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis”.
Cosa ha rivelato Nicola Fratoianni sul caso Ilaria Salis?
Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra, scrive così su Facebook in merito al caso Ilaria Salis:
Un grande, grandissimo primo risultato.
Ilaria uscirà dal carcere in cui sono stato ieri per incontrarla e potrà stare ai domiciliari a Budapest, in condizione di maggiore serenità.
È il primo passo per la liberazione di Ilaria.
In questo momento di gioia e di sollievo, vorrei dire a tanti commentatori che dicevano che la candidatura era problematica, che invece forse è servita ad accendere un grande riflettore su una vicenda che stava lì, al buio da oltre 16 mesi, anche considerato che le erano stati rifiutati i domiciliari appena qualche settimana fa, prima che fosse ufficializzata la candidatura.
Adesso continuiamo a batterci per una battaglia che non riguarda solo Ilaria, ma la democrazia in Europa.
Il commento di Roberto Salis
Non solo i legali di Ilaria Salis, anche suo padre ― che sta conducendo la campagna elettorale in Italia ― ha commentato all'”ANSA” la decisione favorevole del tribunale ungherese: “Mia figlia è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare. Non è ancora fuori dal pozzo, ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.
Leggi anche: Ilaria Salis, il Governo ungherese risponde al padre: “Sua figlia avrà il diritto di voto in carcere”