Dal gradino della latteria dei genitori, in borgata San Donato a Torino, all’amicizia con Fabio Fazio che considera come un fratello. Luciana Littizzetto si racconta a “La Stampa”, a partire dalla sua adolescenza: “Da piccola andavo con le amiche all’oratorio di San Donato. Lì ho incontrato una persona eccezionale come don Gianni Fornero, un prete operaio, un intellettuale finissimo. Aveva fondato la GIOC, gioventù operaia cristiana. Mi faceva scrivere articoli sul giornale del gruppo”.
Luciana Littizzetto si è poi laureata al Conservatorio G. Verdi di Torino e ha lavorato come insegnante di musica presso la Scuola media “Carlo Levi” del quartiere Vallette. Parallelamente alla sua attività didattica, ha iniziato a fare cabaret in vari locali torinesi, fino ad affiancare Fazio nel seguitissimo programma Che Tempo Che Fa a suon di monologhi irriverenti e ‘letterine’ e facendo parte del cast di Tú sí que vales come giudice.
A oggi Luciana Littizzetto è solo stimata comica, conduttrice, attrice e scrittrice: “Sono felice di avere pubblici diversi. Sono molto grata a tutti e due, perché mi aiutano a completarmi. Ti serve a non perdere contatto con la realtà, a vedere il mondo in tre D. Certe mattine mi capita di andare a fare la spesa al supermercato qui sotto casa. Un giorno una signora di origine rumena mi ha riconosciuto e mi ha detto, ‘Lo sa che ieri sera mi ha fatto davvero ridere?‘ Queste sono anche mie soddisfazioni”.
Dall’infanzia al suo primo personaggio
Luciana Littizzetto ha imparato a osservare le persone fin da piccola, sullo scalino della latteria, proprietà dei suoi genitori: “Ero testarda. Li scrutavo proprio, mi piaceva capire chi erano dai loro movimenti, dai loro sguardi. Ma ho incominciato lì, su quel gradino, a capire che l’importante nella vita è accorgersi degli altri, entrare nel loro stato d’animo, nelle loro gioie e nelle loro sofferenze. Questa è una lezione che cerco anche oggi di portare con me”.
Dopo aver scrutato a lungo i passanti, è entrata poi nel mondo della scuola. E proprio dall’acuta osservazione, anche tra i banchi, è nato il suo primo personaggio, Sabbry, con cui ha acquistato popolarità in Avanzi e Mai dire gol.
Sabbry è una ragazza della periferia piemontese che parla un misto tra dialetto locale e quello tipico del Sud Italia. A Luciana Littizzetto va anche il merito di aver spinto l’Accademia della Crusca a introdurre nella lingua comune un termine usato dal suo personaggio: “In TV i romani non capivano, perché il coatto di Tor Bella Monaca ha un altro accento, uno slang tutto diverso. Poi si sono abituati. Se io dico ‘Balengo‘ non c’è una traduzione. Si tratta di una parola talmente unica che l’Accademia della crusca l’ha accolta nel vocabolario”.
Luciana Littizzetto, dai primi show al successo con Fabio Fazio
Luciana Littizzetto ha rivelato di aver portato in scena spettacoli anche davanti a pochissime persone: “All’inizio andavo in un locale vicino a casa. Si chiamava ‘I magazzini di Gilgamesh’. Si suonava dell’ottima musica e si faceva un po’ di cabaret. Ma sono andata anche in tanti locali, tante sere passate a farsi le ossa […] Certe sere facevo lo spettacolo per un solo tavolo. Un dramma e non ridevano quelli, non rideva nessuno“.
Dopo aver abbandonato la carriera da insegnante di musica si è dedicata completamente ai suoi spettacoli, fino a giungere in Rai e dal 2005 affianca Fabio Fazio nel suo programma: “Con Fabio siamo fratelli. Ognuno sa che l’altro non lo tradirà. Anche se ce ne diciamo di tutti i colori. Quando vuole farmi arrabbiare tanto mi rimprovera”.
Proprio con suo fratello si è trasferita dalla Rai al NOVE: “Anche noi lo chiamiamo trasloco. Ci siamo spostati tutti, armi e bagagli, senza eccezione. E il pubblico ci ha seguito anche se era difficile cambiare l’abitudine del canale. Ora c’è anche una comunità social“.
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