La vita delle mamme è scandita da migliaia di impegni, che riguardano principalmente i loro bambini. Sveglia presto per accompagnarli a scuola, colazione assieme a tutta la famiglia e poi subito al lavoro. E cosa cambia per le mamme atlete? Come è possibile conciliare la vita famigliare con gli allenamenti?
Lo ha spiegato Arianna Errigo, schermitrice italiana specializzata nella sciabola e nel fioretto ieri al Quirinale: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha convocata con Gianmarco Tamberi, poiché saranno i due portabandiera ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Ecco le parole della schermitrice: “Come alfiere dell’Italia, ci tengo a rappresentare noi, mamme atlete e i loro sogni. Alle donne voglio dire di credere in ciò che avete sempre desiderato”.
Arianna Errigo, campionessa del mondo nel 2013 e nel 2014, argento agli europei di Adalia nel 2022 e ai Mondiali di Milano nel 2023, è diventata mamma di due gemelli dopo un aborto spontaneo: “Ho due bimbi piccoli. Le emozioni per me sono tutto, con la scherma ne ho vissute tante, ma da poco la vita me ne ha regalate due enormi, i miei due bambini. È stata dura, ho sofferto molto, la fatica è tanta, allenarsi è difficile e ci sono le preoccupazioni per i primi malanni, ma ce l’ho fatta”.
Essere mamme e atlete secondo Arianna Errigo
Arianna Errigo ha gareggiato ai Mondiali di Milano quattro mesi dopo aver dato alla luce i suoi gemelli, Mirea e Stefano, il 3 marzo 2023. La campionessa di scherma, quindi, non ha mai rinunciato né gli allenamenti e né alla maternità: “Sappiamo bene quanto la gravidanza, la maternità, siano ancora oggi un ostacolo – e non un incentivo, come invece dovrebbero essere – per la carriera di una donna, nel lavoro e nello sport”.
Al termine della cerimonia al Quirinale ha, però, sottolineato: “È stata una giornata emozionante nella quale ho voluto affrontare il tema delle mamme atleta, perché non se ne parla mai abbastanza. Solo chi lo vive in prima persona può capirlo“.
Nessuna donna atleta deve mai rinunciare né al sogno della maternità né a vincere ancora: “Ci sono tante difficoltà, c’è bisogno di un’attenzione della donna che vuole fare l’atleta, ma anche del contesto intorno. Oltre al talento è importante l’educazione in famiglia, che è alla base di tutto. Ci sono ancora troppe sportive che devono scegliere se continuare la propria carriera o diventare mamme“.
Il Dipartimento dello Sport supporta le mamme atlete
Arianna Errigo ha posto ieri l’accento sulle mamme atlete che spesso rinunciano ai loro sogni per poter occuparsi a tempo pieno dei propri figli. E a tal proposito il Dipartimento dello Sport promuove alcune importanti iniziative e sostegni economici, tra cui il Bonus Mamme:
Per assicurare il principio delle pari opportunità nel settore sportivo e garantire il diritto di conciliare la carriera sportiva con il ruolo di madre, il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri promuove il sostegno alla maternità delle atlete, attraverso l’erogazione di un supporto economico.
Le mamme atlete si allenano ogni giorno per far coincidere i loro impegni familiari con quelli sportivi. La maternità, quindi, deve essere il motore delle loro vittoria, e non un ostacolo, che alimenta la loro determinazione e la fame di vittoria.
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