Ilaria Salis è tornata a casa nella giornata di ieri, sabato 15 giugno. Dopo aver scontato 16 mesi di detenzione preventiva a Budapest per l’accusa di aggressione nei confronti di alcuni militanti di estrema destra nel febbraio del 2023, la neoeletta europarlamentare con Alleanza Verdi e Sinistra AVS è libera. In seguito all’elezione al Parlamento Europeo, le è stata riconosciuta l’immunità parlamentare.
Ilaria Salis: il rientro nella a casa a Monza dopo 16 mesi di carcere ungherese
Venerdì 14 giugno, le autorità ungheresi hanno rimosso il braccialetto elettronico che costringeva Ilaria Salis ai domiciliari.
La neo europarlamentare è arrivata nella casa dei genitori a Monza dopo un viaggio in auto di ben 2000 km. Infatti, non appena il giudice Jozsef Sos, ha saputo della della notizia, ha concesso subito alla Salis l’immunità senza attendere la proclamazione ufficiale dell’elezione al Parlamento Europeo ed ha sospeso il processo a suo carico.
Ad attenderla in Italia c’erano i due fratelli e gli amici più stretti che l’hanno sempre supportata ed incoraggiata in questi 16 mesi di condanna preventiva.
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Ilaria Salis è in Italia, il padre: “Un incubo finito, esco di scena”
Roberto Salis, stremato dai 2000 km percorsi per arrivare in Italia, appena sceso dalla sua auto, ha commentato:
Ora è finito un incubo.
C’è tanta emozione ma ora io do le dimissioni da portavoce di Ilaria ed esco completamente di scena. Quando siamo arrivati a Monza ci siamo fermati per fare una foto davanti al cartello.
Ilaria non parlerà oggi, è stravolta.
Ora deve fare due feste di compleanno perché deve recuperare quella dell’anno scorso.
Ilaria ha avuto un periodo di carcerazione molto intenso e ha subito delle torture.
Adesso ha bisogno di riposarsi, occorrerà un po’ di tempo. L’abbiamo riportata qua con tutte le fatiche che abbiamo fatto.
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Ilaria Salis festeggerà i suoi 40 anni in Italia
Nessuno si aspettava che la liberazione di Ilaria avvenisse in tempi rapidi. Si pensava che la sua scarcerazione sarebbe stata preceduta dalla proclamazione ufficiale, poco prima del 16 luglio, quando è prevista la prima sessione plenaria della nuova legislatura del Parlamento Europeo.
Secondo le norme europee, infatti, gli europarlamentari in carica non possono essere arrestati o subire restrizioni alla libertà per l’intera durata del mandato. Roberto Sali, subito dopo la notizia, aveva commentato:
Facciamo i festeggiamenti del suo compleanno a casa, vado a prenderla e me la porto a casa io.
Sono molto contento. Non ci aspettavamo che venisse liberata già oggi.
E invece mi ha chiamato l’avvocato Magyar (Gyorgy Magyar è l’avvocato ungherese di Salis) per dirmi che la polizia stava andando a liberarla.
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Come funziona l’immunità degli europarlamentari che ha salvato Ilaria Salis
L’immunità degli europarlamentari è una protezione legale concessa ai membri del Parlamento Europeo (MEP) per garantire l’indipendenza e il corretto svolgimento delle loro funzioni. Questa immunità ha due componenti principali:
- l’inviolabilità: prevede che gli europarlamentari non possano essere soggetti a misure restrittive della loro libertà personale, come l’arresto o la detenzione, durante le sessioni del Parlamento Europeo. Questa protezione è estesa anche quando i parlamentari si recano alle riunioni del Parlamento o ne ritornano. Tuttavia, l’inviolabilità non copre i reati che non sono collegati all’esercizio delle loro funzioni parlamentari e non impedisce procedimenti giudiziari per tali reati
- l’immunità parlamentare: si riferisce alla protezione degli europarlamentari dalle azioni legali per le opinioni espresse o i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Questa protezione è essenziale per garantire che i parlamentari possano svolgere il loro lavoro senza timore di ritorsioni legali. Tale immunità non è assoluta e può essere revocata dal Parlamento Europeo stesso, su richiesta delle autorità giudiziarie nazionali, se si ritiene che la revoca non comprometta l’indipendenza del Parlamento
La procedura per la revoca dell’immunità parlamentare prevede che l’autorità nazionale competente invii una richiesta formale al Parlamento Europeo. Questa richiesta viene esaminata dalla commissione per gli affari giuridici, che formula una raccomandazione al Parlamento. Il Parlamento Europeo vota poi sulla revoca dell’immunità in una sessione plenaria.