Attacchi informatici e cyber security, se ne parla dal 1988, quando uno studente americano, Robert Tappan Morris, lanciò in rete, senza una reale intenzione di creare danni, il suo ormai celeberrimo “worm”.
Da allora i cyber attack si sono diffusi a dismisura, diventando allo stesso tempo una continua minaccia e una perenne sfida per aziende, industrie, enti governativi e comuni cittadini.
Attacchi informatici, dove c’è un pc, il rischio è dietro l’angolo
Proteggersi dagli attacchi informatici è diventata per tutti un’esigenza primaria tanto quella di avere un computer a portata di mano, e ancora di più per le imprese di ogni dimensione e portata costituisce una priorità assoluta per tutelare i propri profitti.
Con l’avanzamento delle tecnologie si moltiplicano le opportunità ma anche l’esposizione ai rischi che la rete nasconde: gli attacchi sono diventati più sofisticati, con hacker sempre più abili nel trovare vulnerabilità nei sistemi aziendali.
Le più diffuse tipologie di cyber attack sono i malware, i trojan, i phishing, i DdoS, ma la lista è lunga e sempre più settorializzata, visto che gli hacker il più delle volte studiano attentamente l’obiettivo da infettare, confezionando virus e sistemi informatici ad hoc, capaci di mandare in tilt colossi aziendali in poche frazioni di secondo.
Si è stimato che nel 2023 si sia verificato un attacco informatico ogni 39 secondi, cioè più di 800.000 in un solo anno e 2.200 in un solo giorno.
Cybersecurity: le tipologie di attacchi informatici alle aziende più comuni
Soprattutto quando si parla di aziende, che gestiscono enormi moli di dati sensibili e informazioni riservate, il panorama della sicurezza informatica è cambiato drasticamente: i cyber crimini sono diventati più complessi e mirati, tanto da richiedere soluzioni di difesa altrettanto avanzate.
Tra le minacce più pericolose per un’impresa ci sono i ransomware, programmi o applicazioni malevoli con cui gli hacker sono in grado di crittografare dati aziendali, tenendoli letteralmente in ostaggio fintanto da ottenere un riscatto, dall’inglese ransom, per sbloccarli. Celebre è stato il ransomware WannaCry, capace di infettare migliaia di computer prima di essere fermato, causando perdite per oltre 4 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Ben noto e ancora minaccioso è anche il fenomeno del phishing, le cui tecniche sono diventate via via sempre più elaborate, con email e messaggi che sembrano provenire da fonti affidabili, ingannando così gli utenti a fornire informazioni sensibili. Ne esistono di vari tipi, come lo spear phishing, che è indirizzato a un obiettivo specifico, il whaling, che mira ai “pesci grossi” di un’azienda, lo smishing, attacco perpetrato tramite messaggistica da mobile, il vishing, che invece avviene tramite chiamata telefonica. In tutti i casi, le vittime ricevono l’invito a collegarsi a un link che può contenere o un pacchetto virus autoinstallante o una falsa pagina di pagamento dove, inserendo i dati della carta, si viene derubati.
Infine, anche gli attacchi alla supply chain delle imprese stanno crescendo in quantità e qualità: gli hacker sfruttano le vulnerabilità dei fornitori per accedere ai sistemi delle aziende più grandi. Le cosiddette violazioni della backdoor avvengono tramite una “talpa” che si insinua nel sistema informatico di un’azienda tramite terze parti appartenenti alla sua catena di fornitura, divenendo così molto difficili da tracciare. Fanno parte di questa tipologia l’introduzione di hardware come keylogger o di software compromessi, o ancora l’inserimento di malware nel firmware.
Difesa informatica: una necessità vitale
Tutto questo ha portato allo sviluppo di una branca dell’IT conosciuta come difesa informatica, divenuta essenziale per proteggere le aziende dagli attacchi e tutelare sia i propri dati che quella dei clienti.
Con l’implementazione di firewall avanzati, la prima linea di difesa contro gli attacchi informatici, che bloccano l’accesso non autorizzato ai sistemi condivisi, le aziende hanno sfoderato un’arma in più contro gli hacker e le loro minacce, grazie anche al crescente utilizzo di software antivirus e antimalware.
Oggi, per legge, le reti aziendali devono essere protette con misure di sicurezza come la segmentazione della rete, l’uso di VPN e l’implementazione di IDS/IPS (sistemi di rilevamento e prevenzione delle intrusioni).
L’intelligenza artificiale, poi, va ricoprendo un ruolo sempre più centrale nella sicurezza informatica, poiché consente di identificare e rispondere alle minacce in tempo reale, senza l’ausilio dell’intervento umano.
Anche l’utilizzo del cloud rientra negli strumenti della difesa informatica, aumentando la protezione dei dati e delle applicazioni basati su sistemi difficili da attaccare perché criptati e condivisi online.
Con la proliferazione dei dispositivi IoT, infine, la sicurezza dei documenti, delle informazioni e dei dati aiuterà a prevenire accessi non autorizzati e attacchi.
Cybersecurity: tutto comincia dal personale
La difesa informatica non riguarda solo le tecnologie, ma anche le persone: la formazione del personale è cruciale per mettere in guardia i membri della propria azienda dai rischi che comporta esporsi a pratiche malevole.
Con una buona formazione programmata, che venga aggiornata via via al mutare delle tecniche degli attacchi informatici, è più facile e sicuro, ad esempio, prevenire attacchi di phishing, educando i dipendenti a riconoscere e segnalare email sospette.
La formazione aiuta anche a promuovere comportamenti sicuri, come l’uso di password robuste e l’aggiornamento regolare dei software, creando in questo modo una vera e propria cultura della sicurezza aziendale, che valorizza la cyber security motivando i dipendenti a essere vigili e a seguire le procedure consigliate.
Nuove tecnologie in favore della cyber security
L’evoluzione della sicurezza informatica è in continuo movimento, con lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate che offrono nuovi strumenti per proteggere le aziende dagli attacchi informatici.
L’obiettivo principale è quello di anticipare il lavoro degli hacker, sfruttando l’AI e il machine learning, che possono analizzare grandi quantità di dati per identificare comportamenti anomali e individuare minacce potenziali, disinnescando la loro potenza distruttiva.
Per le transazioni digitali, inoltre, la blockchain e la crittografia dei dati sono diventate indispensabili soprattutto per proteggere i dati aziendali e le transazioni in denaro.
Infine, di cruciale importanza è diventata la cosiddetta autenticazione a più fattori (MFA), che permette un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo più di un metodo di verifica per l’accesso ai sistemi aziendali: lo possiamo esperire ormai tutti i giorni, quando vogliamo accedere alle mail, agli account social o agli e-commerce online da un nuovo dispositivo, che viene riconosciuto solo dopo aver dato l’assenso da un altro già verificato.
Proteggere un’azienda dagli attacchi informatici: come muoversi
Gli imprenditori e i proprietari di aziende, non importa di quale dimensione o portafoglio, sono ormai consapevoli dei rischi derivanti dai cyber crimini, che possono far crollare i profitti in un secondo, mettendo a repentaglio il duro lavoro di tutti i membri della propria organizzazione.
Proprio per sventare questo scenario, il primo passo che si deve compiere è quello di comprendere i rischi specifici, effettuando una valutazione oggettiva che possa identificare le vulnerabilità dell’azienda e le potenziali minacce a cui andrà incontro.
Nella fattispecie sono 3 i punti nodali da tenere sotto controllo:
- L’analisi delle risorse critiche, che identifica quali dati, sistemi e operazioni sono necessarie per l’attività aziendale
- La valutazione delle minacce, che include la ricerca di hacker, malware e dipendenti malintenzionati, soprattutto quando l’azienda è fortemente competitiva sul mercato
- La valutazione delle vulnerabilità e dei punti deboli dei sistemi e dei processi normalmente impiegati, che potrebbero essere sfruttati da attacchi informatici. Rientra in questa categoria l’aggiornamento dei dispositivi, il controllo delle entrate e delle uscite delle persone dall’azienda, il monitoraggio dell’adesione alle procedure di sicurezza informatica da parte dei dipendenti, e così via.
Cyber security aziendale: il piano di sicurezza
Una volta completata la valutazione del rischio, occorre sviluppare un piano di sicurezza che includa delle politiche di sicurezza chiare su come gestire e proteggere i dati aziendali, delle procedure di risposta agli incidenti per gestire rapidamente ed efficacemente eventuali attacchi informatici e infine dei controlli di accesso per fare in modo che i dati sensibili possano essere visionati e trattati solo dal personale autorizzato.
Per fare tutto questo, è essenziale monitorare costantemente i sistemi e aggiornare i protocolli su tutta la rete aziendale e sui software in uso, eseguendo periodicamente dei test di penetrazione e valutazioni di sicurezza per identificare e risolvere eventuali vulnerabilità.
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