Pier Paolo Pasolini, donata la sua casa allo Stato: “Diventerà un centro per giovani talenti”

La casa di Pier Paolo Pasolini diventa ora proprietà dello Stato, il ministro Sangiuliano: "Diventerà un centro in grado di ospitare i giovani che vogliono praticare arte, la poesia e la cultura in tutte le sue articolazioni".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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È stato stipulato oggi presso il Ministero della Cultura l’atto con cui il produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi ha donato allo Stato l’appartamento di Pier Paolo Pasolini, come riporta “LaPresse”, sito in via Giovanni Tagliere 3 a Rebibbia.

Proprio qui lo scrittore, sceneggiatore, poeta, regista e attore tra il 1951 e il 1954 ha vissuto con sua madre, quando insegnava in una scuola privata a Ciampino mentre scriveva Ragazzi di vita.

Ora, l’appartamento sarà assegnato all’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della Città di Roma, sia per pertinenza territoriale, sia per quella territoriale, dal momento che tale istituto ha già inglobato le Case Museo Mario Praz, Boncompagni Ludovisi e Hendrik Christian Andersen.

La casa di Pier Paolo Pasolini diventerà un museo: le parole di Pietro Valsecchi

La casa di Pasolini diventerà presto un museo e un luogo di promozione della sua figura e dei giovani talenti. L’appartamento è stato acquistato due anni fa all’asta dal fondatore della casa di produzione Taodue, Pietro Valsecchi, e nella giornata di ieri è stato firmato l’accordo di donazione. Ecco le parole dell’ex proprietario, come riporta “AGI”:

La donazione della casa di Pasolini è un atto dovuto allo Stato italiano per l’importanza del nostro patrimonio culturale.

Il luogo diventerà un centro di studi e riflessione, aperto a poeti, artisti, cineasti e studiosi di tutto il mondo.

La casa, situata a due passi da Rebibbia, è stata il luogo di ispirazione per molte delle opere di Pasolini, incluso il celebre romanzo Ragazzi di Vita, una delle più importanti opere del poeta e scrittore che riflette la profonda comprensione e rappresentazione della realtà sociale dell’epoca.

Come riporta “ANSA”, l’atto di donazione è stato firmato da Valsecchi e, nelle veci del ministero della Cultura, dal direttore generale Musei, Massimo Osanna alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano e del sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi.

Cosa ha rivelato il ministro della Cultura Sangiuliano dopo la donazione?

L’appartamento di Pier Paolo Pasolini a Rebibbia diventerà presto un luogo aperto ai giovani che vorranno approfondire lo studio delle sue opere e del suo contributo per il nostro Paese. A tal proposito il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’eredità che ci ha lasciato Pasolini:

Ho sempre amato Pasolini, è un grande intellettuale del Novecento che coniuga insieme due caratteristiche fondamentali.

Da una parte Pasolini è moderno perché sa guardare e sa guardare oltre.

D’altro canto, però, è un autore profondamente legato alla società tradizionale, alla civiltà contadina.

Sa cogliere i valori del popolo, i valori più autentici della gente.

Ed è bellissimo quel passaggio proprio dedicato a questa casa dove lui Parla delle persone che lo circondano in questo contesto periferico.

Entro un anno diventerà operativo come centro in grado di ospitare i giovani che vogliono praticare arte, che vogliono praticare la poesia, che vogliono praticare la cultura in tutte le sue articolazioni e ricordare in questo modo la figura del grande Pasolini”.

Infine, Sangiuliano ha ringraziato Pietro Valsecchi e sua moglie “per questo atto di sensibilità, questo atto di generosità che in un certo senso li rende cittadini attivi che vogliono partecipare alla promozione della cultura”.

Leggi anche: Il centenario di Pasolini e quella profezia tremendamente vera sulla forza del potere

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