venerdì, 17 Gennaio 2025
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Oblio oncologico, ora gli ex pazienti potranno richiedere la certificazione: cosa cambia?

Oblio oncologico, ora gli ex pazienti malati di tumore vedono finalmente i loro diritti tutelati: cosa prevede il nuovo decreto ministeriale?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Novità per l’oblio oncologico. Era da tempo attesa la pubblicazione del nuovo provvedimento che rende effettivo il diritto a veder cancellati alcuni limiti per tutti coloro che sono stati pazienti oncologici, dalla richiesta di mutui alla negazione ai test per i concorsi pubblici.

Lo scorso aprile, invece, è stato pubblicato il decreto con l’elenco di alcune patologie per cui si applicano termini inferiori rispetto a quelli previsti dalla legge sull’oblio oncologico del 2023, come riporta “ANSA”. Il nuovo provvedimento è stato ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Che cos’è il diritto all’oblio oncologico?

Il diritto all’oblio è, come viene spiegato sul sito di “Fondazione Veronesi”, “il diritto di non fare menzione dell’esperienza di malattia attraversata quando il tempo trascorso e le condizioni di salute la rendono non più rilevante”.

Ma cosa si intende con ‘non rilevante’? Ciò si riferisce alla situazione in cui “è scomparso il rischio in eccesso dovuto al cancro”, ossia un periodo di tempo pari a 10 anni “dal termine delle cure attive per gli adulti e cinque anni per i tumori diagnosticati prima dei 21 anni d’età, senza che si siano verificati episodi di recidiva”.

Decreto del 5 luglio pubblicato in GU, tutti i punti salienti

Come accennato poco sopra è stato pubblicato in GU il Decreto del Ministero della Salute 5 luglio 2024 che illustra la Disciplina delle modalità e delle forme per la certificazione della sussistenza dei requisiti necessari ai fini della normativa sull’oblio oncologico. Ecco tutti i punti:

  • il soggetto interessato, già paziente oncologico, può presentare un’istanza con tanto di documentazione medica, quindi, il rilascio del certificato che attesta l’effettivo oblio oncologico
  • tale documento viene poi presentato ad una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata o a un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale, si legge in GU, “nella disciplina attinente alla patologia oncologica di cui si chiede l’oblio o al medico di medicina generale oppure al pediatra di libera scelta
  • la certificazione viene rilasciata entro 30 giorni dalla richiesta se vengono confermati “i presupposti temporali (decennali  o quinquennali) richiesti dalla legge n. 193 del 2023 e quelli previsti nei successivi decreti attuativi della medesima legge con i quali sono indicati, per specifiche patologie oncologiche, termini inferiori di guarigione”
  • il rilascio della certificazione ai sensi dell’oblio oncologico non comporta al richiedente nessuna somma da sborsare

La legge sull’oblio oncologico

La legge del 7 dicembre 2023, n. 193 recante titolo Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 dicembre e ufficialmente entrata in vigore il 2 gennaio 2024.

Tale legge tutela gli ex malati oncologici e permette loro di non rivelare la pregressa condizione di salute. Il provvedimento si è reso necessario per porre fine a discriminazioni in ambito economico, sociale e lavorativo, come ad esempio:

  • nella richiesta di mutui e finanziamenti
  • nelle pratiche di adozioni
  • nell’accesso a concorsi pubblici

Seppur in vigore, per l’applicazione pratica delle legge si attendevano due decreti ministeriali, il primo pubblicato lo scorso 24 aprile, mentre il secondo poco fa. Da ora in poi gli ex pazienti oncologici potranno ottenere la certificazione medica e tutelarsi una volta per tutte.

Leggi anche: Oblio oncologico, è ora legge: “Un traguardo che cancella per sempre lo stigma della malattia”

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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