Il Governo Meloni, secondo quanto riporta “Repubblica”, avrebbe preso la decisione di tagliare l’assegno unico per i figli, le cui risorse saranno destinate altrove.
Tale iniziativa era stata promossa nel 2021 dal Governo Draghi per tutte le famiglie richiedenti con un figlio a carico, senza limiti di ISEE. Inoltre, come riporta “Virgilio Notizie”, si stima che l’assegno unico per i figli riguardi circa 6,6 milioni di famiglie per un costo dello Stato pari a 20 milioni di euro, ossia 200 euro per figlio.
Il piano per tagliare l’assegno unico è ora in mano alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, anche se, rimarcando le parole della maggioranza, non si tratterebbe di un taglio, ma di un intervento più contenuto.
Assegno unico per i figli, quali problemi pone in essere?
Una delle questioni che l’assegno unico per i figli pone in atto è che vi sono presenti dei problemi a livello normativo. Come riporta “Fanpage.it”, lo scorso anno la Commissione Europea ha ammonito l’Italia con una lettera d’infrazione: il requisito di avere da almeno due anni la residenza nel nostro Paese per stranieri era discriminatorio, motivo per cui il Governo dovrebbe modificare la normativa.
Inoltre, ci sono già alcuni cambiamenti che il Governo vorrebbe attuare, come ha dichiarato oggi il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, ad “Affari Italiani”: “Negli anni il governo Meloni ha aumentato fino a 20 miliardi di euro lo stanziamento. C’è una premialità ridotta su natalità e per le famiglie numerose, sulla cumulabilità con ISEE e quindi anche su questo bisogna ragionare. Mi sembra che si possa ipotizzare una valutazione sulla revisione della norma”.
Non vi sarà, quindi, una cancellazione: “Mi sembra che si possa ipotizzare una valutazione sulla revisione della norma, ma da qui a dire che verrà cancellato tutto mi sembra come al solito un atteggiamento di prevenzione nei confronti del Governo di chi invece dovrebbe fare informazione”.
Assegno unico per i figli, che cosa cambia?
Secondo quanto afferma “Repubblica”, il Governo vorrebbe eliminare l’assegno unico alle famiglie che non dichiarano l’ISEE e a quelle per cui supera il tetto di 45.000 euro annui.
Ecco, quindi, quale sarebbe davvero il piano del Governo secondo il presidente del Forum delle Famiglie, Adriano Bordignon, interpellato da “Repubblica” in merito all’assegno unico per le famiglie:
È il primo strumento strutturale che il nostro Paese adotta nella sua storia, non va assolutamente abbandonato.
Ricordo poi che nel 2021 fu votato da tutto l’arco parlamentare.
Noi proponiamo di dare l’assegno nella sua totalità anche ai figli tra 18 e 21 anni, perché oggi è dimezzato e di proseguirlo fino ai 26 anni, se i figli sono a carico e in formazione accademica o professionale.
Adriano Bordignon ha rivelato le novità in merito all’ISEE delle famiglie e il cumulo con l’assegno: “C’è ancora e fa salire l’Isee ad un numero significativo di famiglie che così perdono bonus comunali per l’asilo nido, le borse di studio, le bollette, la scuola e i trasporti. La ministra Roccella ci assicura che ci sta lavorando in un tavolo con i dicasteri dell’Economia e del Lavoro“.
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