venerdì, 17 Gennaio 2025
spot_img

Processo Open Arms, Matteo Salvini andrà in carcere o no?

Processo Open Arms, Matteo Salvini sarà condannato a 6 anni? Dalla richiesta dei PM alla difesa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, vediamo ora i dettagli.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Processo Open Arms, Matteo Salvini sarà davvero condannato a 6 anni di carcere? Questa è la richiesta dei PM di Palermo i quali, alla fine di una requisitoria di 7 ore, si schierano contro il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per un motivo ben preciso: ci sarebbe stata una violazione dei diritti umani, più precisamente, mentre era ancora ministro degli Interni del Governo Conte, avrebbe impedito lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti, sequestrati a bordo della nave spagnola Open Arms.

Tale mossa ― i fatti risalgono al 2019 ― non sarebbe stata concordata con il Governo, ma attuata solo per incrementare il proprio consenso elettorale. Inoltre, le condizioni dei migranti si sarebbero aggravate a seguito di questo episodio. Ora Salvini dovrà rispondere dell’accusa di sequestro di persona e anche per rifiuto di atti d’ufficio.

Processo Open Arms, cosa sostengono i PM?

I PM di Palermo, Marzia Sabella, Calogero Ferrara e Giorgia Righi ripercorrono tutta la vicenda che si legge nella memoria della Procura di Palermo depositata al processo Open Arms contro Matteo Salvini, come riporta “Adnkronos”.

L’illegittimità della privazione della libertà personale è testimoniata, anche indirettamente, dalle reazioni delle diverse autorità coinvolte nella vicenda, le quali cercarono, ciascuna secondo l’ambito di propria competenza, di sollecitare l’interruzione di quella situazione antigiuridica proprio ad opera di chi l’aveva generata, e cioè il Ministro dell’Interno.

Così, la Guardia costiera, così il Presidente del Consiglio, così i Ministri Trenta e Moavero, così il Tribunale per i minorenni e la relativa Procura della Repubblica, per non parlare degli accorati interventi del Garante dei diritti dei detenuti e del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza.

Inoltre, ― si legge ― la indubbia illegittima condotta dell’imputato ha dunque dato luogo all’altrettanto indubbia e illegittima privazione della libertà personale di 147 persone, inflitta in violazione di precise norme di rango primario, non giustificata dall’esistenza di norme giuridiche che la potessero disporre o consentire, ed anzi posta in essere da chi rivestiva una posizione di garanzia (propria delle condotte omissive) derivante dalla attribuzione di pubblici poteri”.

I PM di Palermo contestano a Salvini anche l'”espediente a cui ha cercato di ricorrere la Capitaneria di Porto, nel tentativo di trovare una soluzione attraverso le Medevac (di competenza del Ministero della Salute e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), quando, pur consapevole dell’impossibilità di svolgere singole visite mediche per ciascun migrante, con e-mail del 19 agosto, delle ore 15:35, richiedeva la trasmissione di un report medico individuale per ciascuno dei naufraghi“.

E ancora, Marzia Sabella, Calogero Ferrara e Giorgia Righi evidenziano che i 147 migranti coinvolti nella vicenda si sono trovati dinanzi a un evento che precludeva il rispetto dei diritti umani:

È oltremodo evidente, dunque, che il prolungamento della permanenza sulla Open Arms delle persone recuperate nelle tre operazioni di soccorso si poneva come ulteriormente lesivo della salute (individuale e collettiva, fisica e psichica) di tutte le persone lì presenti (compresi i membri dell’equipaggio, che si trovavano impegnati a gestire una situazione complicata e segnata da un aggravarsi dei motivi di tensione, che metteva a dura prova la loro salute psicofisica, oltre a rappresentare un concreto pericolo per la sicurezza).

La risposta di Matteo Salvini dopo la richiesta dei PM

Il ministro dei delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si difende. Ecco cosa scrive in un post su Instagram pubblicato due giorni fa: “6 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l’Italia e gli Italiani? Follia. Difendere l’Italia non è un reato. Io non mollo, né ora né mai“.

In un altro post, pubblicato sul medesimo social, aggiunge: “Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia. Avanti, a testa alta”. Oggi, invece, Salvini interviene con un post che riporta i risultati di un sondaggio di affaritaliani.it. Dall’analisi si evince che l’Italia difenderebbe il ministro nel processo Open Arms ― il 92% è dalla sua parte contro l’8 per l’ONG ―, ed ecco le sue parole in merito:Gli italiani hanno le idee chiare, fermare il business dell’immigrazione clandestina per difendere l’Italia è un dovere“.

Inoltre, ancora nella giornata di oggi è previsto un consiglio federale della Lega convocato d’urgenza con tale scopo: “Iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche”.

Processo Open Arms, Salvini sarà condannato o scagionato?

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è difeso dalla legale Giulia Bongiorno che il prossimo 18 ottobre terrà la prima arringa difensiva. Al termine dell’udienza spetterà ai giudizi l’arduo compito di pronunciare la sentenza che condannerà o scagionerà Matteo Salvini. A tal punto, le strade e le ipotesi possibili sono due:

  • qualora Matteo Salvini fosse dichiarato colpevole potrà impugnare la sentenza e, in tale occasione, fare poi ricorso in appello
  • se il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti verrà assolto, la Procura potrebbe decidere di rivolgersi e avvalersi del giudice di Secondo Grado

Leggi anche: Gennaro Sangiuliano indagato dalla Procura di Roma: quali sono le accuse a suo carico?

spot_img
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Correlati

Ai figli di Silvio Berlusconi 60 milioni di euro: patrimonio e futuro delle holding

I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno incassato circa 60 milioni in dividendi nel...

Cecilia Sala è stata liberata grazie a Elon Musk? La risposta dell’Iran

Elon Musk è direttamente collegato alla liberazione di Cecilia Sala, detenuta per 21 giorni...

Firmato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza: tregua tra Hamas e Israele

La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: Israele e Hamas hanno...
spot_img