È morto Totò Schillaci. L’ex calciatore, bomber delle Notti Magiche dei Mondiali di Italia ’90, è scomparso all’età di 59 anni presso l’Ospedale Civico di Palermo. Era, infatti, ricoverato nel reparto di pneumologia dallo scorso 7 settembre, ma già da molto tempo stava lottando contro un tumore al colon, per cui si sono resi necessari due interventi.
Salvatore, per tutti Totò, aver detto addio al mondo del calcio ha partecipato ad alcuni programmi TV come ad esempio L’Isola dei Famosi del 2004 e Pechino Express nel 2023, a seguito del via libera dei medici proprio a causa della malattia. Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Totò Schillaci si è sposato due volte, con Rita e Barbara, e lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole.
Totò Schillaci e il peggioramento nelle ultime ore
Nonostante un miglioramento avvenuto nei giorni scorsi, proprio nelle ultime ore si è, invece, verificato un peggioramento. Ecco cosa si legge in un bollettino medico dell’Ospedale Civico di Palermo presso cui Totò Schillaci era in cura:
Nelle ultime 24 ore le condizioni cliniche del paziente Salvatore Schillaci sono in sensibile peggioramento, il supporto farmacologico e strumentale delle funzioni cardiorespiratorie consentono al momento una stazionarietà dei parametri vitali.
Il paziente effettua anche terapie antidolorifiche, è sedato farmacologicamente ed è accudito in maniera continuativa dal personale medico e infermieristico e dai familiari.
Oggi, invece, la Direzione Sanitaria dell’Ospedale comunica in una nota ufficiale la sua scomparsa:
Si comunica che in data 18/09/2024 alle ore 9:55 è deceduto il sig. Salvatore Schillaci, già ricoverato presso questa Azienda ospedaliera.
La Direzione e il personale sono vicini alla famiglia nel ricordo anche dell’affetto di cui ha sempre goduto il grande campione.
Totò Schillaci, il capocannoniere di Italia ’90 grazie a quel regalo di Roberto Baggio
In un’intervista rilasciata all'”ANSA”, Totò Schillaci ha ripercorso l’emozione di quelle Notti Magiche di Italia ’90:
Era una squadra di grandi campioni, Baggio, Baresi, Vialli, Maldini, Ancelotti, e io ho avuto l’onore di giocare con loro.
Era un ambiente importante, io ero orgoglioso, perché non è che c’erano tutti questi siciliani nel giro azzurro.
Mi danno tutti del tu, sono rimasto quello di allora.
Quando mi chiedono cosa associo alle ‘notti magiche’, rispondo, Totò Schillaci.
Dovrei dire grazie alla Nannini.
Quella era la colonna sonora di un’ Italia allegra che sognava il Mondiale e ci seguiva con entusiasmo, io senza saperlo ero al centro di tutto questo, ma l’ho capito dopo.
Totò Schillaci, all’età di 26 anni, aveva un unico sogno, ossia quello di lottare con i denti per guadagnarsi un posto da titolare in Nazionale, e, successivamente la stima dell’intero Paese:
Gli italiani erano innamorati di me?
Non compresi questo entusiasmo, lo scoprii dopo e lo vedo ancora oggi.
Ovunque mi riconoscono e mi fanno feste, mi mostrano i video, vogliono che racconti, la gente ricorda Italia ’90 e mi chiede di rifare gli occhi spiritati!
Non credo che gli italiani hanno lo stesso ricordo degli altri Mondiali.
L’eroe di Italia ’90, però, riconosce anche un prezioso merito all’amico Roberto Baggio:
Nella finalina con l’Inghilterra mi procurai un rigore.
Baggio mi disse, “Tiralo tu, così vinci la classifica dei bomber, un regalo inatteso”.
Con 6 reti messe a segno Schillaci è stato il capocannoniere di Italia ’90, citando Gianna Nannini, “inseguendo un goal, sotto il cielo di un’estate italiana”.
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