Anna Lou Castoldi si sta preparando a Ballando con le stelle, in ripartenza il prossimo 28 settembre. Al “Corriere della Sera” la dj 23enne racconta che la proposta è arrivata inattesa e ha risposto subito di sì, “senza pensarci troppo”, definendo questa esperienza una “terapia d’urto, anche perché mi sento un po’ un palo e insicura”.
Anna Lou Castoldi scenderà in pista, avendo come obiettivo non solo vincere, ma combattere i preconcetti: “Essere figlia dei miei genitori non può rappresentare un pregiudizio, perché è un dato di fatto. Ma la mia persona non si riduce meramente ad essere una figlia. Nessuno è un figlio e basta, nemmeno io. Il mio aspetto? Vorrei aiutare a far aprire gli orizzonti, sono me stessa”.
Anna Lou Castoldi, tra il punk e la subcultura emo
Anna Lou Castoldi si piace così, e lo dice a chiare lettere, senza fronzoli:
Spesso mi chiedono perché mi vesta o trucchi così.
Il punto più importante è che a me piace.
Da quando avevo cinque anni e guardavo i ragazzi emo fuori dalla finestra volevo essere come loro.
Mettere certi indumenti o truccarmi in un certo modo per me significa solo esprimere chi sono, rappresentare le sottoculture a cui mi sento vicina, come quando scelgo che musica ascoltare.
L’aspetto, come rimarca la giovane dj, non definisce la persona: “So che tanti mi vedono così e pensano di essere di fronte a una ribelle o, peggio, a una persona maleducata o arrabbiata. Ma non vuol dire nulla, tra le persone più gentili e rispettose che conosca ci sono i miei amici punk”.
Anna Lou Castoldi e il suo punto di vista sull’essere figlia di e la fama
Anna Lou Castoldi dichiara di avere avuto un trattamento privilegiato in quanto figlia di Asia Argento e Morgan: “Mi è capitato che mi trattassero diversamente e questa cosa mi ha sempre un po’ alienata. Ma chiunque abbia un minimo di profondità non dovrebbe vedermi come una loro proiezione, per quanto abbia avuto un sacco di ispirazione e insegnamenti da loro”.
Sebbene sia stata influenzata ad ascoltare un determinato tipo di musica ― “papà mi faceva ascoltare questa o quella band” ―, e abbia fatto delle esperienze come attrice ― “così come mamma faceva con il cinema, forse è per questo che le ho avute” ― non vuole essere e non è la loro copia, ma ha sempre cercato di rimanere ‘anonima’:
Questo non so dirlo, perché essere figlia loro è l’unica esperienza di figlia che ho, nessun essere umano, però, è la copia spiccicata di altri.
Per tutta la vita ho sviato questa cosa, ponendomi come una persona anonima, proprio perché la fama vissuta come è stata per i miei genitori mi metteva un sacco di angoscia.
Qual è il futuro di Anna Lou Castoldi?
Anna Lou Castoldi ama l’arte e la coltiva in varie forme: “Essere dj non è il mio titolo finale, mi immagino in un sacco di panni, sia nell’arte che no. Sono più tendente alla creazione di opere, tra virgolette, piuttosto che vedermi in TV come sogno”.
Per il momento, oltre a fare la dj, predilige la scrittura: “L’attrice l’ho fatta, anche se c’è la mamma… inoltre, ero consapevole che ricoprirmi di ferro e tatuaggi non era la scelta migliore per chi vuole fare cinema. Per ora preferisco scrivere testi di canzoni e poesie”.
Via i pregiudizi e dritta per la sua strada, questo è uno dei punti di forza della giovane 23enne: “Io non sono niente, sono Anna Lou“.
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