venerdì, 17 Gennaio 2025
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Parto in acqua, perché sceglierlo e quali sono i benefici per mamme e neonati?

Come funziona il parto in acqua e perché viene sempre più richiesto? Ecco tutti i motivi,

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Sempre più mamme vogliono rendere ancor più speciale il momento della nascita dei loro bambini. Ed è, quindi, sempre più richiesta una pratica diffusissima nel Regno Unito e nel Nord Europa, il parto in acqua.

Proprio questa ‘dolce opzione’ può essere scelta da tutte le future mamme che decidono di partorire presso l’Ospedale Santo Stefano di Prato, in cui verrà presto predisposta una stanza attrezzata con una vasca. A rivelare la novità, come si legge su “Notizie di Prato”, è la dottoressa Elisa Scatena, direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale:

Dopo il periodo di sospensione dovuto alla pandemia Covid finalmente si riattiva nel Blocco Parto della nostra Ostetricia la stanza del travaglio ‘naturale’, dotata di apposita vasca per il travaglio e il parto in acqua.

Leggi anche: La gravidanza modifica il cervello: “Sfatato il dogma delle donne fragili in dolce attesa”

Perché scegliere il parto in acqua?

Tutte le donne possono scegliere e fare il parto in acqua? La futura neomamma dovrà prima discutere di questa possibile opzione con il personale ginecologico ed ostetrico sulla base dell’andamento della gravidanza. Il parto avverrà, poi, in presenza di due ginecologi, un anestetista, un neonatologo e tre ostetriche.

Ma perché sceglierlo? E quali sono i benefici per le mamme? Ecco le parole della dottoressa Scatena:

Molte donne che hanno in passato sperimentato il parto in acqua chiedono di poter ripetere questa esperienza nel parto successivo.

Il principio fisico del galleggiamento e le proprietà dell’acqua permettono alla donna una sensazione di rilassamento che può ridurre la percezione del dolore, la possibilità di assumere le più svariate e naturali posizioni tali da facilitare il corretto posizionamento e discesa della testa fetale.

Si riduce anche il rischio di lacerazioni vaginali dovuto al minor traumatismo durante il periodo espulsivo.

Come accennato poco precedentemente, presso l’Ospedale Santo Stefano di Prato, le donne potranno partorire in una vasca allestita per garantire il maggior comfort possibile, come riferisce la coordinatrice ostetrica del Blocco Parto, Simona Cipriani:

Da tempo le donne al corso preparto chiedevano la possibilità di utilizzare la vasca nel nostro presidio, ed ora possiamo venire incontro a questa loro esigenza.

Parto in acqua, qual è la temperatura ottimale per le gestanti?

In questo specifico caso il parto ha luogo in una vasca attrezzata, all’interno della quale, come rivela Silvia Vigo, Dirigente medico in ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano – Gruppo MultiMedica a “Vanity Fair” l‘acqua deve avere una temperatura precisa:

Deve essere compresa tra i 34 e i 37 gradi.

L’acqua calda aiuta a distendere i muscoli del pavimento pelvico e quindi velocizza la fase di dilatazione della mamma.

L’acqua lenisce anche il dolore, come ha continuato la dottoressa Vigo: “L’acqua calda assicura alla mamma un effetto di contenimento del dolore. E poi aiuta a distendere i muscoli e permette alla futura mamma una maggiore libertà di movimento rispetto a quando è sul lettino”. Inoltre, ha aggiunto la dottoressa Vigo: “L’ambiente è più contenuto e accogliente e, grazie all’acqua, si riduce l’utilizzo di farmaci in travaglio”.

I benefici del parto in acqua per i neonati

Qual è la prima esperienza vissuta dai neonati con il parto in acqua? Tramite questa opzione scelta dalle mamme, il momento della nascita sarà molto più dolce e meno traumatico. Inoltre, mentre sono ancora immersi nella vasca, i neonati ancora non respirano, per cui non vi è nessun rischio che ingeriscano acqua.

Dopo il lieto evento, le mamme possono finalmente stringere i figli tra le loro braccia, e gioire entrambi del primo contatto skin to skin.

Leggi anche: Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno: “Stop alle disuguaglianze sociali”

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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