Corrado Augias è tornato al timone del suo programma su La7, La Torre di Babele dalle ore 21:15. Dopo Enigma, Visionari, Quante Storie, Rebus, ― solo per citarne alcuni ― programmi andati in onda in Rai, il giornalista e conduttore consolida il suo successo sulla nuova rete, su cui conduce il nuovo format a partire dal 4 dicembre 2023.
Inoltre, quest’ultimo ha registrato un buon risultato, seppur solo all’inizio: ha raggiunto uno share pari al 5,34% ― quasi un milione di telespettatori ― battendo Lo stato delle cose, nuovo format su Rai 3 di Massimo Giletti.
Corrado Augias e l’esperimento culturale con La Torre di Babele
Corrado Augias continua ad accompagnare gli spettatori in un viaggio immersivo nella cultura con La (sua) Torre di Babele. E poco prima di cominciare la nuova stagione aveva così rivelato a “Repubblica”, in merito al programma:
Fare un programma culturale in televisione è complicatissimo.
Quando Salerno (direttore di La7) lo scorso anno mi chiese di lasciare la Rai e passare a La7 gli dissi che lo avrei fatto solo per un programma culturale alto, per quanto è possibile in TV, in prima serata.
E lui disse, ‘Proviamoci’.
Questo ‘esperimento culturale’ ha dato i suoi frutti, come ha sottolineato il giornalista e conduttore:
Abbiamo fatto La Torre di Babele che è andata molto bene come ascolti, e ha riscosso anche apprezzamento e prestigio, tanto che adesso la riproponiamo.
Di sicuro abbiamo intercettato una minoranza colta del Paese che numericamente va dai 900.000 spettatori a un milione e 100.000, evidentemente c’è bisogno che una rete, almeno una volta alla settimana, faccia un programma come questo.
Questa è sempre la nostra sfida, ora vedremo.
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I temi e gli ospiti
La Torre di Babele parte da un tema specifico, che può essere di natura storica, politica, scientifica, religiosa, che poi viene elaborato e sviscerato da alcuni ospiti. Ad esempio, nella prima puntata del programma della nuova stagione, Nella Nona di Beethoven l’idea più bella dell’Europa, sono intervenuti Daniele Gatti, Michele Dall’Ongaro e Wim Wenders.
Nella seconda, invece, I segreti della bibbia sono stati commentati da Aldo Cazzullo, Gilles Kepel e Francesca Mannocchi. Nella terza puntata Corrado Augias ha invitato Giordano Bruno Guerri, noto storico e studioso del XX secolo, che ha disquisito attorno al tema del fascismo, con focus sulla figura di Galeazzo Ciano.
Corrado Augias ha svelato ancora a “Repubblica” altri dettagli in merito alle prossime puntate:
Abbiamo registrato con lo storico Emilio Gentile una puntata su Galeazzo Ciano, trattato politicamente ma soprattutto come una tragedia shakespeariana, in cui il suocero fa uccidere il genero, il padre dei suoi nipoti, perché glielo chiedono i tedeschi.
Abbiamo poi in cantiere una serata sul libro Bollati-Boringhieri di Luigi Zoja sull’Italia e sugli italiani, un racconto delle nostre traversie nazionali attraverso i secoli, che offrirà un discorso molto interessante.
In un’altra puntata affrontiamo il volto di Roma modellato nel contrasto tra Bernini e Borromini.
Come ha confermato lo stesso Augias, questi sono “tutti temi altissimi che in TV non si sentono mai”, volti a soddisfare una platea ristretta, ma ben definita.
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