Il guasto ferroviario di ieri 2 ottobre, nella tratta da Parco Prenestino a Roma Termini, sarebbe stato causato da un chiodo messo male. Dagli accertamenti condotti emergono sia la fragilità della linea elettrica di riserva mai partita, sia il ritardo con cui è stato scoperto il danno.
Il problema è stato riscontrato alle 6:20 della mattina e risolto alle 8:30 ma, nonostante ciò, i danni ai passeggeri sono stati innumerevoli. A subire pesanti ritardi, addirittura fino a 165 minuti, sono stati Intercity, Regionali e treni ad Alta velocità.
Il disagio non si è limitato solo alla Capitale ma ha coinvolto anche le più grandi città italiane, data l’importanza delle stazioni di Roma nel traffico ferroviario. Numerosi sono stati i passeggeri bloccati all’interno delle stazioni o rimasti “prigionieri” nei vagoni dei treni fermi in vari punti della tratta.
Dopo aver capito quale fosse stato il problema scatenante i ritardi, la Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha revocato il contratto alla ditta privata che stava svolgendo dei lavori di manutenzione tra Roma Tiburtina e Roma Termini.
Le dichiarazioni della Rete Ferroviaria Italiana
L’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, durante la presentazione del nuovo brand del trasporto regionale delle Ferrovie dello Stato, ha ribadito la propria fiducia nell’azienda e negli operai che ci lavorano: “Andremo a fondo nella verifica, perché siamo una grande azienda e non accettiamo questo tipo di guasti”. Nello spiegare il problema, Strisciuglio ha continuato dicendo:
È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta gli impianti di circolazione nei nodi di Roma.
I nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8:30 è stata ripristinata la circolazione ma con ritardi importanti.
Nonostante il guasto sia stato risolto nel giro di un paio d’ore, ritardi e cancellazioni dei treni hanno generato numerose polemiche tra i viaggiatori e le associazioni interessate al caso. In particolare, l’associazione dei consumatori ‘Codici’, Centro per i Diritti del Cittadino, chiede vengano rimborsati i biglietti in maniera integrale.
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Le parole di Salvini
Nella giornata di ieri il Ministro dei Trasporti Salvini aveva dichiarato, ai cronisti in Transatlantico alla Camera:
Il tempo di reazione di fronte a questo sbaglio, e conto che il privato ne risponderà, non è stato all’altezza di quello che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere.
Ho chiesto che emergano le responsabilità e chi ha sulla coscienza i disagi creati a migliaia di persone ne dovrà rispondere.
Il leader della Lega aveva chiesto che gli venissero forniti “nome, cognome, indirizzo e codice fiscale di quelli che non hanno fatto il loro lavoro”, intento a fare luce sulla vicenda.
Dopo essere stato informato che si sia trattato effettivamente di uno sbaglio di natura umana, a causa di un chiodo messo male, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che:
È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino – Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni.
La firma è avvenuta in questi minuti, dopo le necessarie verifiche.
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini aveva espresso fin da subito l’esigenza di verificare l’accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza.
Le critiche a Salvini
A intervenire sulla vicenda non è stato solo il leader della Lega ma anche altri politici. Movimento 5 stelle, Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra chiedono le dimissioni del Ministro, mentre la segretaria del Pd Elly Schlein dichiara:
Il ministro Salvini non si occupa di fare funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle.
Il guasto di oggi all’alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno.
Le parole di Salvini hanno fatto sorgere una polemica non solo tra i politici ma anche tra gli utenti social. In molti, infatti hanno sottolineato come il leader leghista abbia avuto premura di fare gli auguri ai nonni, la cui festa è celebrata il 2 ottobre, piuttosto che seguire in maniera meticolosa la situazione del traffico ferroviario.