Il cardinale e presidente della CEI, Matteo Zuppi, si trova in attualmente in Russia e nella giornata di ieri 14 ottobre ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, con cui ha discusso di “cooperazione nella sfera umanitaria nel contesto del conflitto in Ucraina”.
Zuppi è stato inviato, con una nuova missione, da Papa Francesco con uno scopo ben preciso della Santa Sede ― si legge su “Vatican News” ― ossia per favorire il ricongiungimento familiare dei bambini ucraini e lo scambio di alcuni prigionieri.
A rendere noto di tale incontro è stato lo stesso ministro degli Esteri russo, sottolineando in una nota “lo sviluppo costruttivo del dialogo tra Russia e Vaticano”. La notizia confermata anche dal direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni in una dichiarazione ufficiale:
Confermo che il cardinale Matteo Zuppi ha iniziato oggi una nuova visita a Mosca, nel quadro della missione affidatagli da Papa Francesco l’anno scorso, per incontrare le autorità e valutare ulteriori sforzi per favorire il ricongiungimento familiare dei bambini ucraini e lo scambio di prigionieri, in vista del raggiungimento della tanto sperata pace.
Il ruolo chiave del cardinale Matteo Zuppi per il raggiungimento della pace
Non è la prima volta che il cardinale e presidente della CEI Matteo Zuppi si reca in Russia per nome della Santa Sede in missione di pace. Quest’ultimo, infatti, era già stato inviato a Mosca il 28 e 29 giugno 2023, come riporta “Vatican News”, per “allentare le tensioni” del conflitto russo-ucraino. In questi due giorni il presidente della CEI ha avuto un incontro con Kirill, il patriarca di Mosca e capo della Chiesa ortodossa russa, a seguito del quale alcuni bambini ucraini sono riusciti a tornare dalle loro famiglie.
Il cardinale Zuppi, però, prima di visitare la Russia aveva fatto tappa anche a Kiev, dove ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e ancor prima ha compiuto dei viaggi anche a Pechino e Washington.
La diplomazia della Santa Sede all’interno del conflitto russo-ucraino
Nei mesi scorsi la vicepresidente del Parlamento ucraino Olena Kondratiuk, dopo aver reso pubblico un incontro a Roma con il presidente della CEI, aveva così rivelato, come riporta “Avvenire”: “Per me è stato estremamente importante incontrare il capo della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi. A nome del Papa, Sua Eccellenza si occupa dello scambio di prigionieri e del ritorno dei bambini ucraini deportati“.
Inoltre, a metà giugno, durante il G7 di Borgo Egnazia, il presidente ucraino Zelensky aveva ringraziato Papa Francesco per aver permesso il ritorno a casa di 388 bambini: “Contiamo sull’aiuto del Vaticano ci aiuta molto”.
L’azione diplomatica della Santa Sede, quindi, sta continuando a dare i suoi frutti, come sottolineato l’arcivescovo di Mosca, Paolo Pezzi al “Corriere della Sera”: “Da quel che mi risulta, almeno a livello umanitario il dialogo non si è mai interrotto, come del resto non si è interrotto il dialogo e l’opportunità di incontrarsi con la Chiesa ortodossa. Ci sono stati diversi risultati, i bambini, lo scambio di prigionieri e anche la liberazione di due sacerdoti, all’inizio dell’estate, sono segnali molto positivi”.
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