venerdì, 17 Gennaio 2025
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Sviluppo app mobili: guida completa per il 2024

Lo sviluppo di un'app per cellulare o web in modo che sia coinvolgente, dinamica e funzionale porta grandi vantaggi al successo del proprio prodotto o servizio: ecco come procedere.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.

Il mondo delle app mobili è in continua evoluzione, e con oltre 7 miliardi di utenti di smartphone a livello globale, sviluppare sistemi applicativi mobili può rivelarsi un’opportunità incredibile.

Ma come si sviluppa un’app di successo nel 2024? Dall’idea alla manutenzione a lungo termine, ecco step by step una guida su come creare un prodotto di successo.

Mobile Development

sviluppo app mobili_3

Prima di cominciare, bisogna capire cos’è il mobile development, ossia il processo di creazione di software applicativi e app mobili per dispositivi come smartphone e tablet.

Si divide principalmente in due categorie: sviluppo nativo e sviluppo cross-platform. Lo sviluppo nativo implica la creazione di app specifiche per una piattaforma, come iOS o Android, utilizzando rispettivamente linguaggi di programmazione come Swift o Kotlin. Questo approccio offre prestazioni ottimali e accesso completo alle funzionalità del dispositivo, come la fotocamera e il GPS.

D’altra parte, il cross-platform development permette di scrivere un unico codice che funziona su più piattaforme, grazie a framework come React Native o Flutter. Questo metodo è più efficiente in termini di tempi e costi, ma può comportare qualche compromesso in termini di prestazioni rispetto alle app native. Scegliere tra sviluppo nativo o cross-platform dipende dalle esigenze specifiche del progetto, come la complessità dell’app e le risorse a disposizione.

Con l’aumento delle prestazioni degli smartphone e l’evoluzione dei sistemi operativi, il mobile development è diventato sempre più versatile, permettendo la creazione di app mobili più avanzate, interattive e user-friendly.

L’Idea: la base di ogni app vincente

Passiamo ora all’atto pratico per lo sviluppo di app mobili creative, funzionali e di successo.

Tutto parte da una buona idea. Prima di iniziare a programmare, occorre fermarsi a pensare: quali problemi, situazioni, necessità risolve l’app?

Le app più scaricate del 2024 offrono soluzioni semplici a problemi reali, come l’organizzazione del tempo, la condivisione di contenuti, o la gestione della salute.

Per poter partire, dunque, è necessario individuare un problema comune dei potenziali utenti dell’app, vera e propria opportunità di sviluppo. In secondo luogo è opportuno scaricare app simili per studiarne il funzionamento, valutandone pregi e difetti, individuando così il terreno di miglioramento su cui potersi muovere.

Anche lo screening delle recensioni, di gruppi social e forum dedicati possono fornire spunti su esigenze non ancora soddisfatte, su cui puntare per poter procedere all’elaborazione della nuova app.

L’importanza del primo impatto: UX e UI

La progettazione di un’interfaccia user-friendly è cruciale. Gli utenti vogliono app semplici da usare e visivamente accattivanti. In questa fase è fondamentale collaborare con designer esperti in UX/UI (User Experience/User Interface) per creare un’interfaccia intuitiva e piacevole.

Per farlo, esistono dei tool molto utili e facili da usare, come Figma, uno strumento di progettazione creativa di design interattivi, o Sketch, usato principalmente per creare layout. Uno dei migliori software in circolazione in questo momento per la creazione di app mobili e app web rimane Adobe XD che sviluppa prototipi e design avanzati.

Sviluppo app

sviluppo app mobili

Una volta che il design è pronto, inizia lo sviluppo. Questa è la fase più tecnica e complessa, dove bisogna decidere la piattaforma di sviluppo e il linguaggio di programmazione.

Per sviluppare su iPhone e iPad, è necessario utilizzare Swift o Objective-C, mentre per Android servono i linguaggi Java o Kotlin. Se invece si vuole ricorrere al cross-platform, ossia sviluppare un’app che funzioni sia su iOS che su Android con un unico codice, si possono usare strumenti come Flutter o React Native.

Il dietro le quinte dell’app

Il backend è la parte nascosta ma fondamentale di tutte le app mobili, che gestisce i dati e le operazioni che l’utente non vede direttamente. Ad esempio, in un’app di messaggistica, il backend gestisce l’invio e la ricezione dei messaggi. Anche la gestione di un database solido è importante per archiviare informazioni come profili utenti o dati di login.

Per strutturare un backend performante occorrono strumenti come Firebase, Redis, Node.js o MongoDB.

Il backend è un po’ come il “motore” di un sito web o di un’app. È la parte che non vediamo, ma che fa funzionare tutto.

  • Organizza i dati: Tutti i dati di un sito o di un’app (come le informazioni degli utenti, i prodotti, gli articoli di un blog) sono conservati e organizzati nel backend, solitamente in un database
  • Elabora le richieste: Quando fai una ricerca su un sito o clicchi su un pulsante, stai inviando una richiesta al backend. Questo la elabora e ti fornisce la risposta, ad esempio mostrandoti i risultati della ricerca o aggiornando una pagina
  • Communica con altre applicazioni: Il backend può comunicare con altre applicazioni o servizi esterni, come ad esempio un servizio di pagamento o un social network

Il backend mette a disposizione delle interfacce (API) che permettono ad altre applicazioni (come un sito web o un’app mobile) di comunicare con lui. Le API più comuni sono quelle REST, che sono facili da usare e comprensibili da tutti.

Test e Debugging: perfezionare l’esperienza

Prima di lanciare l’app, è cruciale eseguire test rigorosi per garantire che funzioni senza intoppi. I test includono la verifica delle prestazioni, la compatibilità con diverse versioni dei sistemi operativi e la risoluzione di bug.

Anche qui, fortunatamente, esistono degli strumenti di testing che facilitano il compito di verifica: tra questi TestFlight, per app iOS con utenti beta, Firebase Test Lab, per test su Android e cross-platform, e Appium, strumento open-source per l’automazione dei test su mobile.

Il lancio delle app mobili

Pubblicare app mobili richiede ulteriori passaggi non trascurabili dal punto di vista della visibilità. Prima di caricarla negli store online, sarà necessario creare una descrizione accattivante, scegliere le giuste parole chiave per migliorare l’appetibilità e preparare immagini o video dimostrativi di qualità.

Come per un sito o contenuti online, le app mobili devono essere sviluppate in ottica ASO (App Store Optimization) per poter essere trovate facilmente. Ancora meglio se, prima del lancio, si procede a una campagna di marketing per sensibilizzare gli utenti, coinvolgendo eventualmente influencer del settore o community potenzialmente interessati.

Manutenzione e aggiornamenti

Lo sviluppo non si ferma una volta pubblicata l’app. Gli utenti si aspettano aggiornamenti regolari che migliorino l’esperienza, correggano bug o introducano nuove funzionalità. Anche tenere traccia dei feedback è fondamentale: le recensioni daranno indicazioni preziose su cosa migliorare.

Strumenti come Google Analytics o Firebase Analytics aiutano a tracciare il comportamento degli utenti e a identificare le aree da migliorare, così da permettere il rilascio di aggiornamenti regolari che risolvano problemi tecnici, o che aggiungano nuove funzionalità per mantenere l’app rilevante.

In ogni caso è sempre raccomandabile fornire un canale di assistenza utenti in caso di problemi o domande.

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Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.

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