venerdì, 17 Gennaio 2025
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Settimana corta, cosa si deciderà mercoledì in Commissione Lavoro alla Camera?

La proposta della settimana corta, avanzata dal centrosinistra, verrà presto esaminata in Commissione Lavoro: verrà approvata o respinta?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Mercoledì prossimo in Commissione Lavoro alla Camera si voteranno gli emendamenti presentati dal centrosinistra, più precisamente della proposta firmata dai leader di PD, M5S, SI e Verdi, in merito alla settimana corta.

FdI e Forza Italia sono già pronte a sopprimere interamente o in modo parziale la proposta sulla a settimana lavorativa pari a 4 giorni effettivi a parità di salario mentre l’opposizione sostiene a gran voce tale iniziativa. Vediamo i motivi.

Settimana corta, l’opposizione si schiera a favore della settimana corta

Secondo un’indagine commissionata da Pulsee Luce e Gas e realizzata dalla società NielsenIQ, come riporta “Il Sole 24 Ore”, l’80% degli intervistati è favorevole all’adozione della settimana corta. In particolare per il 72% i 4 giorni lavorativi al posto di 5 bilancerebbero l’equilibrio tra vita privata e lavoro, per il 63% aumenterebbe a gratificazione personale e anche il tempo da dedicare alla famiglia e alle persone care.

Se da un lato la settimana corta non è approvata da FdI e Forza Italia, come accennato poco sopra, l’opposizione è unita nell’incoraggiare la proposta. Ecco cosa ha affermato il leader del M5S, Giuseppe Conte, come riporta “ANSA”:

Questa maggioranza è davvero curiosa.

Noi portiamo proposte assolutamente ragionevoli a tutela dei cittadini, parlo del salario minimo legale, e vengono assolutamente soppresse.

E ancora nei giorni scorsi Valentina Barzotti del M5S, come si legge su “Repubblica”, ha commentato così la decisione di FdI e Forza Italia:

Abbiamo chiesto che ci sia la possibilità di discutere con emendamenti di merito.

Stigmatizzo un atteggiamento non accettabile della maggioranza, che con un emendamento soppressivo punta a affossare la proposta.

Chiederemo il ritiro dell’emendamento e un confronto nella dialettica parlamentare.

Anche Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera si mostra d’accordo con il M5S: “Ogni volta che dobbiamo affrontare un tema che incide sull’opinione pubblica succede questo, ma noi daremo battaglia”. Franco Mari di AvS ha aggiunto: “Speravamo di riuscire ad aprire una interlocuzione. Ma alla fine, vista la contrarietà del centrodestra a introdurre la riduzione dell’orario di lavoro, lo stop arriverà”. Per dare una risposta a tale quesito, però, bisognerà aspettare il 23 ottobre.

Settimana corta, l’esempio della Germania

Ma la settimana corta ha davvero dei benefici per i dipendenti? In Germania è stato condotto uno studio dal 4 Day Week Global, facente parte di un programma pilota condotto in altri Paesi europei.

Secondo quanto affermato dagli autori della ricerca, come riporta “Fanpage.it”, la settimana corta ha apportato dei benefici nel benessere psicofisico dei dipendenti, a tal punto che moltissimi sono riusciti a dormire 38 minuti in più in 7 giorni.

Ecco cos’altro è emerso: secondo Bloomberg, delle 45 aziende che hanno preso parte al progetto due hanno deciso di ritirarsi, il 20% ha scelto di voler continuare con i 5 giorni lavorativi, mentre tutte le altre imprese hanno riscontrato ottimi risultati con la sperimentazione della settimana corta. Inoltre, il 73% dei partecipanti ha affermato di essere d’accordo con l’adozione permanente dei 4 giorni lavorativi.

Lo studio condotto dal 4 Day Week Global rivela, quindi, che la settimana corta non è una soluzione adattabile a tutte le aziende, ma è pur vero che comporta degli indiscutibili benefici ai dipendenti: l’Italia sceglierà di sperimentare almeno tale procedura o verrà bocciata in Commissione Lavoro mercoledì?

Leggi anche: La rivoluzione di Luxottica: “Assumiamo 1.500 dipendenti per 4 giorni di lavoro a settimana”

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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