Franco Califano, arriva un documentario sul Califfo, scritto e diretto da Antonio Mondini e Francesca Romana Massaro e prodotto da Interlinea Film in collaborazione con Illmatic Film Group. Il titolo è perfettamente in linea con lo stile del Maestro, Franco Califano – Nun ve trattengo, e verrà presentato in anteprima il 25 ottobre alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle.
Il documentario porterà in scena non solo uno degli artisti più amati della canzone italiana, che ha venduto nel mondo oltre 20 milioni di dischi, ma anche il suo rapporto con la poesia, la musica e la sua città, “Roma nuda”.
Franco Califano – Nun ve trattengo, infatti, inizia proprio negli studi di Radio Radicale, dove uno speaker celebra il Califfo, mentre l’attore Lele Vannoli a bordo di un auto d’epoca si sintonizza sulla stazione e si immerge nella Capitale.
Le parole del regista Antonio Mondini
Antonio Mondini, come riporta “ANSA”, svela chi c’è dietro al Franco Califano che mostrerà in anteprima proprio nella città del Califfo:
Il Maestro, come si faceva chiamare, era una persona vera, ma non era né un santo né un diavolo.
Era un uomo.
È qui che nasce l’idea narrativa, ovvero rappresentare un uomo che durante la sua vita si è trovato di fronte ad innumerevoli situazioni e contesti.
Dal Califano del periodo milanese, alle borgate fino alla laurea in filosofia, nei suoi settantaquattro anni di vita ha conosciuto migliaia di persone disparate, lavorando e avendo un rapporto artistico o semplicemente umano con innumerevoli persone che lo ricordano con affetto, con rabbia o con amore.
La vita di Califano raccontata dalla regista Francesca Romana Massaro
Non solo Antonio Mondini, anche l’altra regista Francesca Romana Mondini svela chi è, nella sua opinione e visione artistica, Franco Califano, come riporta ancora “ANSA”:
L’urgenza di raccontare un personaggio così complesso ed eclettico non può che portarci a dirigere un documentario dallo stile caleidoscopico, che ricrei e sorprenda con un festevole avvicendarsi di luci, colori e figure dalle tinte sature.
in ambientazioni dalle luci decise e drammatiche come quelle nelle quali ha vissuto il Califfo.
Nulla di scontato, neanche le pose delle interviste, perché il Maestro non lo permetterebbe mai.
Franco Califano – Nun ve trattengo, il ricordo indelebile del Califfo
Franco Califano ha scritto nella sua vita 1000 opere, tra poesie e canzoni, per artisti come Mia Martini, Mina, Renato Zero, Orenlla Vanoni, Loretta Goggi, Ricchi e Poveri, ― che li scoprì e li portò al successo ― Caterina Caselli, Milva, solo per citarne alcuni.
Artista eclettico, latin lover, al centro della cronaca anche per le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, il Califfo viene raccontato da amici e colleghi in Franco Califano – Nun ve trattengo tramite testimonianze inedite e ricordi.
Il senso del documentario si può racchiudere in una frase del Maestro che ha pronunciato nell’intervista nel 2010 a La storia siamo noi, programma di Gianni Minoli: “Sono andato a letto cinque minuti più tardi degli altri, per avere cinque minuti in più da raccontare”.
E citando ancora Califano, con una frase contenuta nel libro Il cuore nel sesso. Libro sull’erotismo, il corteggiamento e l’amore scritto da uno «pratico», edito da Castelvecchi: “Cari amici, io mi sentirò vecchio solo 5 minuti prima di morire, ma penso di essere in grado di raccontarvi alcuni trucchi del mestiere”. L’obiettivo di Franco Califano – Nun ve trattengo sembrerebbe essere proprio mostrare questo lato dell’indelebile Maestro.
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