Iniziano oggi in Italia i primi test per ottenere la patente digitale. Il documento, insieme alla tessera sanitaria, sarà disponibile nell’It-Wallet, il portafoglio digitale presente sull’app Io, del Ministero degli Interni. La sperimentazione coinvolge 50mila italiani nel mese di ottobre, altri 250mila a novembre e, infine, a dicembre l’accesso sarà disponibile in tutta Italia.
Il programma è stato gestito e realizzato grazie al sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti. Con questo cambiamento sarà possibile avere la patente e tutti i principali documenti a portata di mano, senza il rischio di dimenticarli.
Quando saranno disponibili i documenti digitali?
Il 23 ottobre 50mila italiani riceveranno una notifica sull’app Io, in cui viene richiesto il caricamento delle copie digitali con valore legale di patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Nel 2025 si potranno inserire anche carta d’identità e tutti gli altri documenti di cui si è in possesso, come certificati e attestazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione, documenti anagrafici, elettorali e scolastici, tessere commerciali e abbonamenti per trasporti, abbonamenti sportivi e culturali. In questo modo It-Wallet diventerà la piattaforma digitale richiesta dall’Europa agli Stati membri entro il 2026.
Il sottosegretario Butti ha annunciato le date in cui gli italiani potranno iniziare a usufruire del servizio:
- 23 ottobre: riceveranno l’invito sull’app Io 50 mila italiani
- 6 novembre: il test sarà esteso a 250mila cittadini
- 20 novembre: verrà coinvolto ulteriormente 1 milione di italiani
- 4 dicembre: It-Wallet sarà disponibile in tutta Italia
Fin dalla prima fase, cioè da ottobre, i documenti registrati sull’applicazione avranno valore legale.
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Il test rappresentativo
Sono ancora ignoti i criteri di scelta degli italiani che parteciperanno al test rappresentativo del 23 ottobre. Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha fatto sapere che si cercherà di compiere la selezione secondo un mix geografico, di genere e di età, in modo da avere un campione ampio e veritiero.
Per capire se si è stati scelti bisogna controllare le notifiche presenti sull’app Io, del Ministero degli Interni, disponibile per iPhone e smartphone Android.
Dove trovare i documenti digitali e quando usarli?
Sarà possibile entrare nell’applicazione Io mediante lo Spid o la Carta d’Identità Elettronica. Successivamente bisognerà controllare nella sezione “Portafoglio”, per accedere ai documenti digitali.
I tre documenti che saranno caricati nelle prime fasi di test non potranno essere utilizzati con servizi online o sistemi self ma solo in sostituzione di quelli cartacei, in situazioni quotidiane.
La patente digitale può essere utilizzata nei controlli delle forze dell’ordine, mentre la tessera sanitaria per prenotare esami diagnostici, ricette e per testimoniare la presenza dell’assicurazione europea di malattia. La Carta europea della disabilità digitale, invece, sostituirà semplicemente la versione cartacea, quindi potrà essere impiegata nelle stesse situazioni.
Come funzionerà il portafoglio digitale?
L’app Io consentirà di esibire i documenti in formato digitale e legalmente solo sul territorio nazionale. Per i viaggi all’estero, infatti, è ancora richiesta la versione cartacea.
L’Italia punta a rendere l’It-Wallet compatibile a livello europeo nel 2026, in modo da permettere ai cittadini di utilizzare i documenti digitali anche fuori dalla penisola. Nello stesso anni, infatti, entrerà in vigore l’EUDI, European Digital Identity Wallet, che renderà uniformi le norme e i servizi collegati ai documenti digitali tra i vari Paesi membri.
A partire dal 2025 ci sarà un’evoluzione del sistema, in quanto i documenti potranno essere utilizzati anche online.
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I vantaggi dell’It-Wallet
Il portafoglio digitale porta con sé diversi vantaggi. Primo fra tutti non si correrà più il rischio di perderli fisicamente e, nel caso in cui si dovesse smarrire lo smartphone, sono rintracciabili accedendo tramite cloud.
Si ridurrà il rischio di falsificazione e, con l’approvazione dell’EUDI, i documenti digitali saranno riconosciuti in tutta l’Unione Europea, perché contenuti nei portafogli digitali nazionali.