Nella Manovra di Governo 2025 sarà introdotto il “principio della tracciabilità“, obbligatorio per imprese e professionisti, con il fine di contrastare l’evasione fiscale. L’intento della Legge di Bilancio è controllare le spese per le partire Iva e collegare il Pos con il registratore di cassa, per tracciarne i movimenti economici.
Nello specifico, verranno aggiunte nuove regole per i pagamenti elettronici. In questo modo si potranno ottenere le detrazioni e le deduzioni fiscali dei titolari di partita Iva. Qui di seguito verranno elencate le novità che saranno introdotte dalla misura.
Cosa prevede la misura anti-evasione?
La misura è contenuta nell’articolo 10 del disegno di Legge di Bilancio. In particolare, la lettera B del comma 1 prevede che le spese relative ad alberghi, trasporti e somministrazioni di alimenti e bevande addebitate analiticamente al committente, ed eventuali rimborsi delle spese appena citate, siano deducibili se effettuate attraverso altri sistemi di pagamento tracciabili. La lettera D, invece, pone delle modifiche all’articolo 108, comma 2 del Tuir, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, il quale si occupa delle spese di propaganda, pubblicità e rappresentanza. Anche in questo caso si sottolinea come le spese siano deducibili se effettuate con strumenti di pagamento tracciabili.
Tali regole valgono sia per le imposte sui redditi sia per l’Irap ed entreranno in vigore l’1 gennaio 2025. Il fine della misura è di rendere tracciabili e deducibili le spese di imprese e professionisti. Questi, infatti, portano in deduzione le spese inerenti alle proprie attività, con la conseguente riduzione delle imposte da versare. Può capitare, però, che vengano fatte valere delle spese non sostenute realmente. Attraverso tale misura, secondo il Governo, sarà possibile contrastare l’evasione fiscale.
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I pagamenti per le partite Iva
Per poter tracciare i pagamenti sostenuti dai detentori di partita Iva è possibile monitorare i movimenti da loro effettuati attraverso bancomat, carta di credito, assegni, bonifici. In questo modo sarà possibile avere la certezza di quali siano state le spese realmente sostenute dalle aziende.
Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha precisato che i rimborsi per le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto non compongono il reddito, seppure effettuate con versamento bancario o postale. Ciò vuol dire che ogni altro tipo di spesa, che non riguardi direttamente l’azienda, dovrà essere effettuata mediante il Pos o un bonifico.
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I pagamenti con il Pos
La misura prevede che il Pos sia collegato con il registratore di cassa, come previsto dall’articolo 9 del disegno di Legge di Bilancio per il 2025. In questo modo lo strumento software o hardware attraverso cui sono effettuati i pagamenti elettronici memorizzerà e trasmetterà tutti i dati relativi alle spese giornaliere all’Agenzia delle Entrate.
Il motivo per cui è stata presa questa misura è relativo ai casi denunciati di titolari di partita Iva che hanno accettato pagamenti con il Pos, emettendo uno scontrino fiscale attraverso altri registratori di cassa. Collegando i due strumenti insieme, però, è improbabile che questa possibilità si presenti. La norma entrerà in vigore il 1 gennaio 2026, in modo da consentire ai contribuenti di adeguarsi alle nuove norme.
L’ipotesi dello scontrino elettronico
Come riportato dal Corriere della Sera, il Governo sta pensando di introdurre lo scontrino elettronico, per poter intensificare i controlli sugli scontrini e verificare possibili spese mancanti nelle dichiarazioni dei redditi. Sul documento commerciale dovranno apparire obbligatoriamente data e ora di emissione, numero progressivo, denominazione e ubicazione della ditta, il numero di partita Iva dell’emittente, l’ammontare dei beni ceduti e dei servizi resi.
Lo scontrino elettronico avrebbe un effetto simile a quello della fatturazione elettronica per le partite Iva. Inoltre, questo strumento dovrebbe essere collegato direttamente con il database dell’Agenzia delle Entrate, permettendo di condurre le verifiche in tempi rapidi.