In Italia le organizzazioni no-profit svolgono un ruolo importante di supporto sociale, culturale e umanitario. Le forme giuridiche più diffuse sono le fondazioni e le associazioni no-profit, le quali, sebbene operino entrambe senza scopo di lucro e vengano confuse tra di loro, hanno delle differenze fondamentali. Si tratta di due tipologie con modalità e scopi completamente diversi, che, coloro i quali intendono formare un’organizzazione o hanno intenzione di collaborare o supportare il Terzo settore, è importante conoscano.
Vediamo nel dettaglio cosa distingue un’associazione da una fondazione, analizzando struttura, gestione, finalità, aspetti giuridici e operativi, mettendo in evidenza le caratteristiche che le rendono adatte a obiettivi diversi.
Differenze tra fondazioni e associazioni no-profit
La prima differenza tra fondazioni e associazioni no-profit riguarda la struttura e il modo in cui vengono costruite. Le fondazioni nascono in seguito a un atto di fondazione in cui una o più persone, fisiche o giuridiche, destina un patrimonio specifico per un bene stabile e duraturo. Le associazioni no-profit, invece, nascono sempre come volontà di un gruppo di persone che decide di unirsi per uno scopo comune, solitamente di natura sociale, culturale e sportiva. In questo caso il focus è sulle attività dei soci, che rappresentano il cuore dell’ente.
Le fondazioni sono strettamente patrimoniali, ciò significa che operano per scopi definiti in relazione al patrimonio conferito, gestito per il raggiungimento delle finalità stabilite dallo statuto. Un’altra importante distinzione riguarda proprio quest’ultimo aspetto. L’obiettivo delle fondazioni comunitarie è l’interesse collettivo o pubblico, che può essere di tipo benefico, culturale o educativo, e le risorse vengono utilizzate per sostenere progetti a lungo periodo. Le associazioni, invece, mirano a promuovere le attività condivise dai soci, che partecipano attivamente contribuendo con denaro o lavoro volontario. Gli obiettivi solitamente sono incentrati sulla promozione di valori sociali, come ad esempio l’inclusività, la promozione culturale e il sostegno a determinate categorie.
Anche per quanto riguarda la gestione e la governance questi due tipi di entità presentano delle marcate differenze. La gestione della fondazione è affidata a un consiglio di amministrazione, o a un organo direttivo stabilito dallo statuto, senza il coinvolgimento dei membri o dei donatori, e i cui membri del consiglio sono responsabili della gestione del patrimonio e dell’impiego delle risorse secondo le finalità stabilite. Nelle associazioni, invece, i soci assumono un’importanza rilevante perché sono loro stessi che eleggono i membri del consiglio direttivo, che partecipa alle decisioni strategiche.
Un’altra differenza riguarda la gestione del patrimonio. Nelle fondazioni è necessario un patrimonio iniziale, che può essere composto da beni immobili, mobili o denaro, ed è destinato alle finalità dell’ente, che si sostiene tramite le rendite del patrimonio, donazioni o contributi pubblici, destinati esclusivamente agli obiettivi stabiliti. Nelle associazioni il patrimonio è costituito dai contributi dei soci, dalle donazioni e dalle attività svolte. A differenza delle fondazioni queste possono essere costituite anche senza un patrimonio iniziale e possono decidere, inoltre, di destinare le risorse anche ad altre attività, purché queste decisioni siano prese dall’assemblea dei soci.
Le responsabilità e gli obblighi sono più rigorosi per le fondazioni, le quali devono rendere conto delle attività svolte e dei fondi utilizzati, anche in virtù delle sovvenzioni pubbliche che possono ricevere. Vi è da parte delle autorità una supervisione atta a garantire che il patrimonio sia utilizzato correttamente. Anche le associazioni devono render conto dell’uso dei fondi, soprattutto se ricevono contributi pubblici, anche se rispetto alle fondazioni il livello di controllo è inferiore.
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Fondazione o associazione? Differenze chiave
Le fondazioni sono enti creati da più soggetti, detti fondatori, i quali destinano un patrimonio specifico al raggiungimento di obiettivi che hanno un interesse collettivo e sono duraturi nel tempo. Nascono solitamente da un atto pubblico in cui i fondatori formalizzano la destinazione dei beni a una causa sociale. Si tratta di enti patrimoniali, ciò significa che la loro esistenza è strettamente legata al patrimonio iniziale, che non può essere ritirato o utilizzato per fini diversi da quelli previsti dallo statuto, e che è in grado di sostenere progetti a lungo termine, come il finanziamento di borse di studio o il supporto a istituzioni sanitarie.
Le associazioni no-profit nascono dall’iniziativa di un gruppo di persone, i soci fondatori, che condividono un medesimo scopo e stabiliscono le regole e l’obiettivo dell’ente nello statuto. Si tratta di un ente democratico e partecipativo, la cui assemblea dei soci rappresenta l’organo decisionale principale. Gli obiettivi d’interesse pubblico, come la promozione sociale, lo sport e la tutela ambientale, sono legati alla partecipazione attiva dei soci, che svolgono anche attività volontarie per portare avanti la missione dell’ente.
Una prima differenza tra fondazioni e no-profit si individua nell’atto costitutivo, che nel primo caso non si concretizza in un contratto, bensì in un atto unilaterale, il cosiddetto atto di fondazione. Questo potrà essere sia un atto inter vivos oppure mortis causa, in seguito a un testamento. Nelle associazioni a prevalere è l’elemento soggettivo mentre per le fondazioni è l’elemento oggettivo.
Altra differenza riguarda il possesso o meno della personalità giuridica. A differenza delle associazioni, che possono averla o meno, le fondazioni devono essere sempre riconosciute dal nostro ordinamento, ottenendo la personalità giuridica, nel momento in cui viene loro concessa dall’autorità competente, che autorizza l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche. Motivo per cui le fondazioni presentano sempre una situazione di autonomia patrimoniale perfetta in cui il patrimonio personale del fondatore risulta del tutto distinto rispetto a quello della fondazione.
La scelta tra una fondazione o un’associazione no-profit dipende, dunque, dagli obiettivi, dalle risorse e dalla struttura che si intende adottare. Le fondazioni si basano su un patrimonio vincolato a un obiettivo di interesse comune e hanno una struttura gestionale centralizzata mentre le associazioni sono strutture partecipative, incentrate sulle attività dei soci e sulla promozione di valori condivisi.
Si tratta di due enti che rispondono a esigenze diverse, e offrono modelli differenti. In base agli obiettivi e alle risorse disponibili si sceglierà tra una fondazione e un’associazione no-profit, decisione che può far la differenza nel raggiungimento dei risultati desiderati.
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