Qual è l’impatto ambientale della nostra alimentazione?

Le nostre diete alimentari hanno un importante impatto ambientale. Ecco dei consigli su come fare per migliorare nelle scelte di ogni giorno, dalla riduzione della carne rossa alla preferenza di cibi a km0.

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L’alimentazione è tra le principali attività più influenti nel nostro pianeta. Le scelte alimentari di ogni individuo, infatti, hanno un importante impatto ambientale, in quanto possono influire sulle emissioni di gas serra, sul consumo di acqua, sull’uso del suolo oppure sulla perdita della biodiversità.

Nello specifico, ciò che maggiormente ha delle ripercussioni negative sull’ambiente è la provenienza dei prodotti che scegliamo di mangiare ogni volta, a cui si unisce la loro lavorazione. Alcuni degli impatti più rilevanti includono, come già citato:

  • emissioni di gas serra, di cui l’agricoltura è responsabile per circa un quarto di quelle totali. Ad avere maggiore influenza è la produzione di carne e latticini, che genera alti livelli di CO2, metano e protossido di azoto
  • consumo d’acqua, soprattutto quella utilizzata sia per irrogare le colture che per mantenere gli allevamenti. Tali attività prevedono l’uso di enormi quantità di acqua. Per esempio, per produrre un chilo di carne bovina possono servire fino a 15.000 litri
  • deforestazione e uso del suolo. Ci si riferisce alle attività di espansione delle terre agricole e degli allevamenti, che possono provocare la distruzione di foreste e habitat naturali. In questo modo, si determinano un’importante perdita della biodiversità e l’aumento delle emissioni di CO2, dovute al disboscamento
  • inquinamento da pesticidi e fertilizzanti, causato dalle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Queste possono contaminare i suoli e le riserve d’acqua, apportando danni alla fauna del luogo e alle risorse naturali

Consigli per una alimentazione sostenibile

Per fare in modo che le nostre scelte alimentari non gravino troppo sulla salute dell’ambiente, sarebbe utile iniziare a seguire un’alimentazione sostenibile. Ecco alcuni consigli per poter intraprendere questa strada:

  • ridurre il consumo di carne. Innanzitutto, sarebbe di grande vantaggio per l’ambiente limitare il consumo della carne, in particolare quella rossa. Non è necessario eliminarla completamente, se non si riesce, perché anche solo ridurne il consumo è efficace. Così, non solo diminuisce la domanda di allevamenti intensivi, ma subiscono un calo significativo anche le emissioni di gas serra, il consumo di acqua e la deforestazione
  • scegliere fonti proteiche alternative. Se si decide di limitare o eliminare completamente la carne dalla propria dieta, è necessario incrementare le proteine con delle alternative vegetali. Tra gli alimenti che sono ottime fonti di proteine e che hanno, allo stesso tempo, un’impronta ecologica più bassa della carne sono da citare legumi, noci, tempeh e tofu. Anche gli insetti si aggiungono alla lista degli alimenti altamente proteici, seppure non siano molto diffusi nella cultura alimentare occidentale
  • preferire prodotti locali e di stagione. Scegliendo prodotti locali e di stagione si riducono le emissioni di CO2, legate al trasporto e alla refrigerazione degli alimenti. Il consiglio è di acquistare frutta e verdura locali, così da sostenere l’economia a km0 e da ridurre la distanza percorsa dai prodotti prima di arrivare sulla nostra tavola, diminuendo le emissioni relative alla logistica
  • ridurre gli sprechi alimentari. Oltre a rappresentare un problema ambientale, lo spreco alimentare ha delle ripercussioni anche a livello sociale. Ogni anno, milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via, perché acquistate in eccesso o perché scaduti, a causa di una mancata pianificazione dei pasti. Per evitare tali situazioni, dunque, è utile organizzare gli acquisti da compiere e riutilizzare i cibi avanzati
  • scegliere alimenti biologici certificati. È bene optare per prodotti biologici e certificati, in modo da contribuire alla riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, che spesso risultano essere dannosi per l’ambiente. Certificazioni come il Fair Trade o il Rainforest Alliance garantiscono che i prodotti siano coltivati in modo sostenibile, prestando attenzione al benessere delle comunità locali e alla protezione delle foreste

Leggi anche: Dieta mediterranea, mangiare sano salva l’ambiente

Impatto della dieta sull’ambiente

A seconda della dieta alimentare che si sceglie di seguire, ci saranno delle conseguenze sull’ambiente. Tra gli alimenti che inquinano maggiormente il nostro pianeta ci sono la carne bovina e tutti i prodotti animali derivati dagli allevamenti intensivi. Si parla soprattutto di carne bovina perché gli animali ruminanti rilasciano un’elevata quantità di metano, nel momento della masticazione, e perché il loro allevamento necessita di un consumo eccessivo di risorse, sia rispetto al terreno che all’acqua impiegati. Nello specifico, le emissioni di metano derivanti dalla digestione degli animali ruminanti può influire influenzare il riscaldamento globale più della CO2, amplificando così l’effetto serra. Anche i prodotti lattiero-caseari, come latte e formaggio, hanno un elevato impatto sull’ambiente, soprattutto per quanto riguarda la produzione e la gestione degli animali da latte. A ciò si aggiungono il trasporto e la refrigerazione dei prodotti animali, che implementano le emissioni di gas serra.

I vantaggi che apporta una dieta vegetale all’ambiente sono, invece, diversi. Prima di ogni cosa, preferendo cereali, frutta e verdura, questi alimenti hanno un impatto ambientale inferiore rispetto ai prodotti animali. Bisogna, però, prestare sempre attenzione, in quanto ci sono differenze significative rispetto alla produzione dei vari cibi. Per esempio, mandorle e avocado richiedono molta acqua per essere coltivati, mentre l’olio di palma comporta la deforestazione massiva nei paesi tropicali. Proprio per questo è preferibile scegliere vegetali con un impatto ambientale basso, come i legumi, che richiedono meno risorse e rilasciano quantità inferiori di gas serra rispetto ad altre colture. I legumi, poi, arricchiscono il terreno, siccome riducono la necessità di fertilizzanti chimici.

Leggi anche: Agricoltura cellulare, cos’è e perché sarà presto l’alternativa alla carne animale

La dieta flexitariana e l’alimentazione del futuro

Ogni essere umano può contribuire alla cura dell’ambiente attraverso l’adozione di un’alimentazione sostenibile, in base alle proprie abitudini e preferenze. Un approccio equilibrato è rappresentato dalla dieta flexitariana, che consiste in un’alimentazione prevalentemente vegetale ma che ammette un consumo limitato di carne e pesce. Un’alternativa potrebbe essere la dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali e olio d’oliva, mentre la quantità di carne consumata è ridotta. A ogni modo, l’industria alimentare si sta adattando sempre più a ridurre il proprio impatto ambientale, tanto che sono state pensate varie innovazioni, come:

  • carne coltivata in laboratorio, che consente di ridurre gli allevamenti intensivi e di abbattere le emissioni di gas
  • proteine alternative, contenute in insetti e alghe, che potrebbero diventare una fonte proteica fondamentale nelle nostre diete
  • tecnologie agricole avanzate, come l’agricoltura di precisione oppure l’irrigazione goccia a goccia, che ridurrebbero il consumo di acqua e migliorerebbero l’efficienza delle colture

Si è potuto notare come l’alimentazione sostenibile non sia solo una tendenza ma una svolta necessaria per garantire un futuro più verde e sano a noi stessi e alle generazioni che verranno. Solo attraverso la consapevolezza e l’adozione di abitudini più responsabili si potrà ridurre l’impatto che il cibo ha sul pianeta.

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