venerdì, 17 Gennaio 2025
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Il pilota Francesco Bagnaia ha fermato il Gp a Valencia: “Solidarietà per l’alluvione”

Francesco Bagnaia mostra solidarietà verso la città di Valencia, distrutta in seguito ad una forte alluvione, e rifiuta di correre al Gp.

Francesco Bagnaia, pilota di motociclismo italiano in gara al Moto Gp, ha dichiarato che non avrebbe corso a Valencia. La città è stata semidistrutta a causa del fenomeno meteorologico della Dana che ha alluvionato diverse aree della Spagna. Per mostrare solidarietà al popolo spagnolo e in particolare ai morti causati dall’alluvione, il corridore Francesco Bagnaia ha rifiutato di gareggiare già prima dell’annuncio della cancellazione del Moto Gp a Valencia.

La corsa, che è stata annullata, si sarebbe dovuta svolgere tra il 15 e il 17 novembre nella città di Valencia. Il tentativo da parte degli organizzatori della gara di far correre ugualmente i piloti ha destato moltissime critiche non solo tra i tifosi, ma anche tra i motociclisti stessi. Le condizioni in cui i piloti avrebbero gareggiato non sarebbero state sicure. Dopo la riunione della safety commission, venerdì 1 novembre è stato dato l’annuncio che la gara non si sarebbe svolta. La corsa avverrà in un’altra città che verrà comunicata a breve.

Leggi anche: MotoGp, Valentino Rossi ‘miracolato’: “L’incidente più rischioso della mia carriera”

La posizione di Francesco Bagnaia

fracesco bagnaia

Francesco Bagnaia, detto “Pecco”, è stato uno dei primi a dirsi contrario alla gara a Valencia e, come riportato da “Il fatto quotidiano”, aveva dichiarato dal circuito di Sepang:

Non credo sia corretto correre a Valencia.

Spero davvero che tengano conto che a livello etico, visto quello che sta accadendo, non è la situazione corretta.

A costo di perdere l’obiettivo finale, che è vincere il titolo, non sono disposto a correre a Valencia.

Una posizione cauta è invece quella del primo classificato del campionato Jorge Martin, che invece si dichiara disposto a vincere sfruttando qualsiasi opportunità. Quella di Bagnaia contro gli organizzatori della gara è stata una presa di posizione e una lotta aperta. Ha rappresentato un gesto di umanità e solidarietà verso il popolo di Valencia distrutto dal Dana.

La sua scelta non è stata priva di polemiche, soprattutto da parte dei colleghi. Il pilota Marquez, infatti, aveva affermato “Se dice che non vuole correre poi deve farlo davvero”, alludendo al fatto che quella di Bagnaia sia stata un’affermazione di comodo, facilmente ritrattabile.

Francesco Bagnaia: il pilota solidale

Francesco Bagnaia

Non è la prima volta che Francesco Bagnaia si batte a favore dei meno fortunati. Già in passato aveva donato ai malati di cancro delle entrate vip per vedere il Gp. A cavallo della sua Ducati, il pilota ha già stato tre volte campione del mondo. Torinese di origine, classe 1997, Pecco è uno dei piloti più potenti al momento e nella storia della MotoGp.

A riconoscere il suo talento, oltre ai premi in ambito motociclistico, è anche la Camera di Commercio che gli ha assegnato il premio “Torinese dell’anno 2024”. La motivazione per l’assegnazione del premio è stata:

Per aver fatto rientrare il Torinese nell’olimpo dei luoghi natali di grandi campioni della velocità grazie alle sue vittorie e per rappresentare, soprattutto per le giovani generazioni, un esempio di passione, tenacia e gestione della popolarità senza clamori, rimanendo legato al territorio di origine a cui dedica, con particolare sensibilità, gesti solidali concreti e molteplici occasioni di incontro.

La caduta

Francesco Bagnaia

Quella di Francesco Bagnaia, è una tenacia che non si arrende neanche dopo una sconfitta. Oggi è stato costretto a ritirarsi dopo la caduta durante lo Sprint Race a Sepang. Si conferma primo in classifica lo spagnolo Jorge Martin 29 punti di distanza dal secondo classificato.

Nonostante l’incidente, Francesco Bagnaia dimostra di avere la stoffa del campione dichiarando che darà comunque il massimo per ottenere il titolo di campione anche quest’anno e sottolineando le doti dell’avversario:

C’è ancora domani, quel giro lì ho frenato un po’ più piano per non arrivare al limite, ho fatto più percorrenza, c’è una buca e l’ho presa.

Sappiamo quanto la curva 9 sia critica.

Non mi sono trovato mai dietro in tutto il week end, non volevo rischiare in quella curva e mi sono steso lo stesso, ho fatto la percorrenza più stretta per recuperare, ho perso in ingresso e mi si è chiusa la moto.

Capita, Jorge (Martin, ndr) è stato furbo e bravo, mi ha stupito perché il ritmo non era tanto veloce, però tutto può succedere sempre.

Leggi anche: Chi era Luca Salvadori, pilota e youtuber che ci ha lasciato raccontando la sua passione

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