Al giorno d’oggi non possiamo fare a meno di consultare app, per ascoltare la musica, per fare acquisti online, per essere sempre interconnessi sui social. Ma esiste anche un’applicazione che possa fornire un valido aiuto a genitori di bambini cui è stato diagnosticato l’ADHD, il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività?
La risposta è sì. Valeria della Rosa, infatti, assieme a un team di medici dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha sviluppato Oli help, un’app integrata con AI che offre risposte concrete sia a genitori sia a insegnanti che non sanno come comportarsi con i bambini con diagnosi di ADHD.
Valeria della Rosa ha voluto creare quest’applicazione per un motivo ben preciso: a suo figlio è stata diagnosticata l’ADHD e autismo e sa bene come ci si sente, come ha raccontato a “Fanpage.it”: “Non sapevo cosa gli stesse succedendo e sentivo di non potergli essere d’aiuto […] Solo se sperimenti questa solitudine e questo senso di impotenza sai come ci si sente e non puoi fare a meno di dare una mano agli altri“.
La storia di Valeria della Rosa e la diagnosi di ADHD di suo figlio
Tutto è iniziato nel 2021. Valeria della Rosa ha ricevuto una chiamata dalla scuola di suo figlio: “Quando sono arrivata ho trovato mio figlio in una stanza con preside e vicepreside in uno stato indescrivibile. Faticava a parlare, respirava a malapena”.
Il suo bambino, come avrebbe scoperto in seguito, stava avendo una crisi acuta: “Era totalmente sopraffatto da quanto gli accadeva intorno, il suo cervello faticava ad elaborare le informazioni e di conseguenza perdeva il controllo, reagendo in maniera estrema”.
Valeria della Rosa, quindi, ha deciso di andar a fondo, fino a ottenere la diagnosi di ADHD di suo figlio e autismo dopo due anni dai primi esami:
Dal primo feedback è risultato che aveva difficoltà di regolazione emotiva e aveva bisogno di un supporto psicoterapico.
Documentandomi, però, ho capito che quando ad un bimbo viene diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione e iperattività, condizione associata ad un diverso funzionamento cerebrale che provoca difficoltà a fermarsi, concentrarsi e controllarsi, bisogna rivolgersi ad uno dei centri ADHD di riferimento del sistema sanitario nazionale per avere una diagnosi completa.
Come funziona Oli help, app di supporto per genitori e insegnanti
Subito dopo aver ricevuto la diagnosi, Valeria della Rosa si è documentata a lungo e ha compreso come i bambini con ADHD hanno un diverso modo di apprendere, che spesso gli insegnanti a scuola sottovalutano.
E proprio per tale motivo e, anche per sostenere gli altri genitori, Valeria della Rosa ha combinato la sua esperienza e competenza in ambito tech per creare Oli help:
Volevo che quest’app permettesse a grandi e piccini di comprendere i meccanismi di queste menti che ragionano in maniera diversa e che desse consigli pratici a mamme, papà e insegnanti su cosa dire e fare nei momenti difficili.
Così è nata Oli help, al cui interno ci sono strumenti concreti da utilizzare se per esempio i bambini fanno fatica a concentrarsi facendo i compiti.
L’app è, nelle parole della sua ideatrice, “uno strumento privo di giudizio che fosse empatico e comprensivo verso le difficoltà che il genitore sperimenta. […] Ho messo la mia esperienza di mamma di un bambino con ADHD e di professionista nell’ambito della tecnologia in gioco per supportare i genitori in maniera costante”.
L’app non serve solo ad aiutare i genitori a chiarire i loro dubbi in merito all’ADHD dei loro figli, ma, grazie ai preziosi consigli che vengono offerti, garantisce ai più piccoli una crescita più serena, sentendosi capiti, in questo caso, per davvero.
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